Roundup: il diserbante Monsanto, il glifosate e il cancro

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-25

Cosa c’è scritto nell’accordo stragiudiziale da 10 miliardi di dollari firmato da Bayer

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La Stampa racconta oggi che Bayer ha deciso di risarcire con 10 miliardi e mezzo di dollari migliaia di persone che hanno fatto causa a Monsanto per Roundup, il diserbante che usa il glifosate e che è accusato di provocare il linfoma non-Hodgkin. Alcuni tribunali si erano espressi sulla vicenda:  nel 2018 è arrivato il primo verdetto, quando una giuria della California ha riconosciuto 289 milioni di dollari di danni a Dewayne Johnson, giardiniere di una scuola colpito dal cancro. Nel marzo del 2019 è arrivata una seconda decisione, stavolta in una corte federale sempre della California, che  ha assegnato 80 milioni ad Edwin Hardeman. Due mesi più tardi c’è stata la sentenza più devastante, che ha consegnato ad Alva e Alberta Pilliod 2 miliardi di dollari di compensazione. Attenzione, però: nell’accordo stragiudiziale si spiega che Bayer non riconosce alcunché riguardo Roundup.

Così si è arrivati all’intesa, mediata dal giudice Vince Chhabria di San Francisco, che aveva in carico centinaia di iniziative legali contro Roundup. Bayer stanzierà tra 8,8 e 9,6 miliardi di dollari per chiudere 95.000 cause, pagando compensazioni  comprese tra 5.000 e 250.000 dollari a persona.Poi metterà da parte 1,25 miliardi per le cause future, considerando che 25.000 querelanti non hanno accettato  l’accordo. L’azienda non riconoscerà alcuna colpevolezza e non accetterà la conclusione che Roundup provoca il cancro.

Infatti continuerà a vendere il prodotto nella sua composizione attuale, senza  avvertimenti di pericolosità sull’etichetta. Nello stesso tempo verrà costituita una commissione che analizzerà l’erbicida, per arrivare ad una posizione definitiva  riguardo la sua connessione con lo sviluppo del linfoma non-Hodgkin: se la risposta sarà affermativa l’azienda dovrà accettarla, con tutte le conseguenze relative alle cause future e alla vendita del prodotto; se invece sarà negativa, nessuno potrà più contestarla.

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L’accordo dunque è monumentale, ma anche parziale. Bayer l’ha accettato per chiudere almeno in parte la vicenda, che altrimenti l’avrebbe costretta per anni a fronteggiare le cause individuali, con il rischio che finissero come le prime tre. Roundup è molto popolare tra gli agricoltori, perché è efficace e non danneggia i semi geneticamente modificati prodotti dalla Monsanto. Infatti la National Association of Wheat Growers e la National Corn Growers Association hanno sostenuto l’azienda tedesca. La Bayer conta sul fatto che studi condotti dal National Institute of Health e dall’Environmental Protection Agency hanno escluso che il prodotto provochi il cancro.

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