Il ristoratore omofobo che strappa lo spray antizanzare a un ragazzo: “A quelli come te non lo do”

di Clarissa Cancelli

Pubblicato il 2022-06-23

“Ho pianto per due ore ho subito un’aggressione omofoba in passato, e naturalmente questo demone si è risvegliato dentro di me”

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“Io a quelli come te non lo voglio dare lo spray antizanzare’, guardandomi con disprezzo”. In che senso quelli come me? Si sarà chiesto il ragazzo a cena in un ristorante a Savelletri di Fasano, vittima di un (ennesimo) episodio di discriminazione. “Ero appena uscito da lavoro, ancora in abito – racconta il giovane -. Quando ho provato a prendere lo spray per spruzzarmene un po’ anch’io, il proprietario del ristorante in maniera molto aggressiva mi è venuto incontro e me lo ha strappato dalle mani dicendo ‘Io a quelli come te non lo voglio dare lo spray antizanzare’, guardandomi con disprezzo”.

“Io a quelli come te non lo voglio dare lo spray antizanzare”

Ecco svelato il mistero: “quelli come te”, ossia gay. Il ragazzo ha contattato il coordinamento del Bari Pride, raccontando quanto accaduto: “Una storia orrenda, umiliante nella sua semplicità”, hanno fatto sapere i referenti del Pride. “Ero così in imbarazzo. Mi sentivo umiliato davanti ai miei amici e alle persone dei tavoli accanto, che hanno assistito alla scena incredule. La mia amica ha preso di petto la situazione, ha chiesto se potessimo pagare e siamo andati via”. “Ho pianto per due ore – continua a raccontare – ho subito un’aggressione omofoba in passato, e naturalmente questo demone si è risvegliato dentro di me, l’ho rivisto nello sguardo di un proprietario omofobo anche a detta dei camerieri, che hanno provato a riparare dicendo che ‘lui purtroppo non sopporta quelli come te'”. Forse “quelli come te” sta a indicare anche coloro che sono stanchi di essere discriminati per il proprio orientamento sessuale e non vedono l’ora di essere finalmente tutelati da una legge contro l’omolesbobitransfobia.

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