La risposta di J.K. Rowling a Putin che l’aveva tirata in ballo parlando di “cancel culture” contro la Russia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-26

La famosa scrittrice J.K. Rowling attacca Vladimir Putin, che nel suo discorso contro l’Occidente che starebbe censurando la cultura russa aveva citato gli attacchi che lei aveva ricevuto in seguito ad alcune dichiarazioni sulle donne trans

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Nel discorso con il quale accusava i Paesi occidentali di revisionismo sulla cultura russa e di “censurare” eventi culturali e performance di artisti russi come fatto dai nazisti “bruciando libri nelle pubbliche piazze”, Vladimir Putin ha tirato in ballo anche J.K. Rowling, ricordando gli attacchi da lei ricevuti per alcune opinioni controverse sulle donne transgender. Per il suo pensiero fu accusata di transfobia e boicottata, in particolare sui social, da diverse persone, tra le quali anche lettori affezionati dei suoi libri. La scrittrice divenuta celebre per la saga di Harry Potter non ha gradito però l’esempio del presidente della Federazione russa: “Le critiche alla cancel culture dell’Occidente sarebbe meglio non arrivassero da coloro che in questo periodo stanno massacrando civili per il crimine di resistenza, o che incarcerano e avvelenano i loro critici”, ha scritto, senza mai nominare Putin direttamente.

La risposta di J.K. Rowling a Putin che l’aveva tirata in ballo parlando di “cancel culture” contro la Russia

Rowling si è esposta su Twitter, commentando un articolo della Bbc sul principale oppositore politico russo, Alexej Navalny, in carcere da diversi mesi e nuovamente condannato a 9 anni per “frode” e “insulti a un giudice”. La scrittrice ha poi apertamente dichiarato il suo sostegno all’Ucraina in questa guerra attraverso il popolare hashtag #IStandWithUkraine e, in un tweet pubblicato subito dopo, ha fornito aggiornamenti sulle attività che la sua associazione benefica Lumos sta svolgendo a favore dei bambini ucraini. Dal 2020 a oggi Rowling è finita più volte nel mirino degli attivisti per le minoranze sessuali alla luce di alcune sue dichiarazioni che sono state collegate al movimento TERF (Trans-Exclusionary Radical Feminists), un movimento noto per portare avanti l’opinione che le donne trans non siano da considerarsi donne. La sua immagine è stata colpita al punto che la scrittrice ha preferito non partecipare alla recente reunion del cast della saga di “Harry Potter”, avvenuta a gennaio.

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