La risposta di Draghi a Berlusconi che lo accusava di essere “stanco”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-07-22

Silvio Berlusconi incolpa Mario Draghi per la caduta del governo di unità nazionale, ma il premier uscente respinge le accuse

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Nello scaricabarile generale delle responsabilità per la crisi di governo, Forza Italia – il partito che forse più di tutti ha fatto la scelta più dirompente scegliendo di seguire la Lega verso la strada delle urne – ha incolpato Mario Draghi e la sua intransigenza a un governo senza Movimento 5 Stelle per come sono poi andate a finire le cose. Berlusconi ha dichiarato a caldo: “Noi pensavamo o di andare avanti con il governo Draghi fino a fine legislatura, eravamo stati leali in tutto i il tempo del governo Draghi e volevamo continuare a essere responsabili e leali. Io ero stato il primo a proporre un governo di unità nazionale con Draghi presidente. Probabilmente era stanco e ha colto la palla al balzo per andarsene. In ogni caso ha scelto lui e adesso siamo già al lavoro per un nuovo governo di centrodestra”.

La risposta di Draghi a Berlusconi che lo accusava di essere “stanco”

L’ex Cav ha sotteso che Draghi si sentisse gravato dal peso del lavoro di presidente del Consiglio, più gravoso di quello da presidente della Bce. Parole accolte con sorpresa a palazzo Chigi: “Non sono stanco e non ho colto la palla al balzo. E non è vero che Mattarella ce l’ha con me, perché abbiamo condiviso ogni scelta passo dopo passo”, la replica dell’ex presidente della Bce riportata dal Corriere della Sera. Meno sorprendente per il governo invece lo strappo della Lega, che già da tempo stava iniziando a sfilacciare la maggioranza. Sul fronte dell’opposizione – per completare il cerchio del centrodestra – Draghi ha lodato il “comportamento leale” di Fratelli d’Italia.

Brunetta: “Berlusconi ha perso lucidità”

Sullo strappo di Berlusconi è intervenuto anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che insieme a Mariastella Gelmini ha lasciato Forza Italia: “Berlusconi ci accusa di irriconoscenza. Mi viene facile rispondere che a Berlusconi voglio bene. Mi addolora solo una cosa del suo commento: che attacca esclusivamente in maniera scomposta sul piano personale e non tiene in alcun conto le serissime ragioni politiche del nostro addio. Ecco, questo mi fa dire, purtroppo, che Berlusconi ha perso lucidità e umanità, insieme alla qualità straordinaria che gli abbiamo sempre riconosciuto: quella di saper leggere nell’animo delle persone”.

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