“Renzi voleva la testa di Casalino, magari rinucinando a far dimettere le ministre”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-01-14

Continua la saga dei retroscena su Renzi e Casalino. Oggi è Filippo Ceccarelli su Repubblica a raccontare un nuovo particolare della storia

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Ormai dopo che Italia Viva si è ritirata dal governo è solo letteratura ma continua la saga dei retroscena su Renzi e Casalino. Dopo il virgolettato smentito su Renzi asfaltato riportato da Giovanna Vitale e dopo che Mario Ajello ha spiegato che Renzi avrebbe bloccato Casalino sul telefono oggi è Filippo Ceccarelli su Repubblica a raccontare un nuovo particolare della storia. Forse oggi non saremmo qui a parlare di crisi se il portavoce di Giuseppe Conte non fosse più al suo posto. Secondo l’indiscrezione infatti Renzi, forse, non avrebbe fatto dimettere le sue ministre:

Di un solo personaggio finora il premier si è veramente fidato. Portavoce, spin doctor, amico: Rocco Casalino, che secondo il Giornale egli chiama scherzosamente “Roccobello” – e non se n’è mai dovuto pentire. Oltre a essere un figlio di questo tempo, Casalino sa il fatto suo. È lui che con lealtà ha costruito l’immagine di Conte. La sua firma è dietro tutto: Padre Pio, le bimbe di Conte, “distanti oggi per abbracciarci domani”, Babbo Natale, Sandra Milo e i Ferragnez, ciò che in quest’epoca corrisponde alla sostanza non solo visiva del potere. È di Casalino che Renzi avrebbe preteso la testa, al limite rinunciando alle dimissioni delle “sue” ministre, però anche perché più di ogni altro Roccobello conosce i trucchi e ancora meglio pratica le specialità di Renzi (vedi l’altro giorno l’uso del grazioso termine “asfaltare”, poi smentito).

Ieri durante la conferenza stampa in pochi hanno capito perché Renzi abbia deciso di lasciare il governo. Se il motivo fosse davvero Casalino ci sarebbe ancora di più da piangere

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