Matteo Renzi: l’azione civile di risarcimento contro il Fatto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-09-26
Annunciata ieri per gli articoli di Carlo Tecce e Tomaso Montanari: nel secondo pezzo si tornava a citare De Bortoli e la massoneria
![Matteo Renzi: l’azione civile di risarcimento contro il Fatto article-post](https://static.nexilia.it/nextquotidiano/2019/09/renzi-querela-fatto-quotidiano.jpg?width=828&imdensity=1)
Matteo Renzi ha incaricato i propri legali di procedere con un’azione civile contro Il Fatto Quotidiano per gli articoli firmati da Carlo Tecce e Tomaso Montanari nell’edizione di ieri. Lo rende noto l’ufficio stampa dell’ex presidente del Consiglio. Il Fatto oggi commenta:
Per Renzi è una vera passione. L’aveva annunciato in tv da Fabio Fazio, all’indomani delle primarie del Pd che avevano inauguratola segreteria Zingaretti: “Ora querelo tutti quelli che mi hanno insultato”. E aveva stilato una lista di proscrizione ancora parziale: “Piero Pelù, Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano, Costanza Miriano, Gianfranco Vissani, Alda D’Eusanio, Elisabetta Trenta, Giulia Lupo, Il Corriere di Caserta, Panorama ”. Noi evidentemente siamo i suoi preferiti.
Come d’abitudine, Renzi non spiega i motivi che hanno portato a ritenere diffamatori gli articoli pubblicati sul Fatto. Il pezzo di Tecce parlava della riorganizzazione delle casse del senatore di Scandicci:
Renzi crede molto in Renzi. E ha annunciato l’apertura di una fondazione intitolata, ovvio, a Renzi. Al momento, ha registrato un paio di indirizzi in Internet. A che serve la fondazione? A drenare soldi per la “sua”prossima campagna elettorale. Renzi è convinto che i grossi industriali siano disposti a spendere per Renzi e non per un partito valutato al 4-5 per cento.
L’articolo di Montanari invece è un corsivo che cominciava richiamando la frase di Ferruccio De Bortoli sulla massoneria:
L’imbarazzante fuga di Matteo Renzi dal Partito democratico non è solo l’occasione per capire una volta per tutte la vera natura di questo piccolo imprenditore del proprio potere, personale e di clan (inseparabile dallo “stantio odore di massoneria” captato per tempo da Ferruccio de Bortoli). È soprattutto l’occasione per il Pd di ripensare se stesso, e di ripensarsi a sinistra.
Molto probabile che sia proprio questa la frase “incriminata”.
Leggi anche: Matteo Renzi e l’ossessione di De Bortoli: un fact checking