Attualità
I regimi che nascondono il Coronavirus
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-09
In Belgio finora ha perso la vita una persona su sei, in Italia e in Gran Bretagna una su sette. Invece in Venezuela, Arabia Saudita, Qatar, Eritrea, Gabon, Capo Verde o Kazakistan in media ne muore una su cento. Come è possibile?
Federico Fubini sul Corriere della Sera oggi racconta lo strano caso della letalità del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19: il tasso di letalità registrato nel mondo è del 5,7%, dunque muore una persona ogni 17; ma ci sono altissimi sbalzi in questa media: ad esempio in Belgio finora ha perso la vita una persona su sei, in Italia e in Gran Bretagna una su sette. Invece in Venezuela, Arabia Saudita, Qatar, Eritrea, Gabon, Capo Verde o Kazakistan in media ne muore una su cento. Come è possibile?
Una possibile spiegazione, in teoria, è che i sistemi sanitari in questo secondo gruppo di Paesi funzionano meglio e salvano più malati di quanti ne sopravvivano in Europa o negli Stati Uniti. Ma una breve ricerca sui decessi da coronavirus in più di cento Paesi ne porta alla luce un’altra: le informazioni su Covid-19 fornite da decine di Paesi retti da sistemi autoritari non sono veritiere. Governi poco o per niente democratici tendono a presentare un quadro sostanzialmente falso degli effetti dell’epidemia. Nel grafico abbiamo messo a confronto i dati forniti dalla Johns Hopkins University sulla letalità da Covid nei 101 Paesi con la valutazione del loro grado di libertà.
La letalità è la percentuale di morti sul totale di coloro che risultano ufficialmente contagiati; la «libertà globale» viene valutata ogni anno da Freedom House, un think tank basato a Washington, ed è intesa come l’insieme dei diritti politici e civili. Il risultato è che tutti i Paesi più autoritari hanno una percentuale di morti da Covid inferiore alla media mondiale; nessuno fra i Paesi meno liberi dichiara una letalità simile a quella dei Paesi liberi più colpiti; e tutti i Paesi nei quali la letalità ufficiale è più alta (Belgio, Gran Bretagna, Svezia, oltre all’Italia) hanno punteggi elevati anche per il grado di libertà.