Referendum in Grecia, sondaggi e risultati dicono OXI

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-07-05

Per ora negli exit poll e nei sondaggi prevale il no. Ma il margine è davvero basso e i risultati non sono attendibili. Comincia lo spoglio, no in grande vantaggio. Oxi sfonda il 60% con il 12% dei voti scrutinati

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Il silenzio elettorale lo rompe il Financial Times, che pubblica i dati di un sondaggio riservato che dice che il No avrebbe vinto in Grecia con un risultato tra il 51% e il 53%. Poi le tv greche pubblicano i risultati dei sondaggi commissionati per le elezioni (non solo exit poll): da questi il no sembrerebbe prevalere. Si tratta di phone call, ovvero chiamate fatte agli elettori che comunicano la loro intenzione di voto. Il risultato non è quindi rappresentativo. Il ‘no’ e’ comunque in vantaggio nel referendum in Grecia sulla proposta dei creditori. Almeno secondo i primi exit poll, il ‘No’ si attesta in una forbice tra il 54,5% e il 49,5. Il sì invece si attesta tra il 45,5% e 50,5%. Secondo l’indagine demoscopica della Tv Ant1, il voto per il No sarebbe così suddiviso per fasce d’età: 18-34 anni: 67% 35-55: 49% Più di 55: 37%. Quando sono state scrutinate il 9,47% delle schede, il ‘no’ e’ in vantaggio con il 59,91%. Lo rende noto il ministero dell’Interno greco. Con il 12% delle schede scrutinate il 60,02% dei voti è OKI, no. Con il 13% dei seggi scrutinati, si allarga la forbice a favore del No, che è ora al 60,22%. Il ‘no’, nei primi voti reali scrutinati, è in vantaggio in tutte le 13 regioni della Grecia. Lo scrutinio è ora al 14% dei voti e il ‘no’ a livello nazionale è al 60,23%. I risultati parziali del referendum in Grecia indicano che con il 16,85% dei voti scrutinati, il “No” è al 60,34%, mentre il “Sì” è fermo al 39,66%. Con il 20,15% delle sezioni greche scrutinate, il No ottiene al referendum il 60,49%. I dati sono riportati dal ministero dell’Interno ellenico. Secondo la prima proiezione della Singular Logic, diffuso dal ministero dell’Interno, il ‘No’ al referendum in Grecia è oltre il 61%, mentre i ‘Sì’ sono al 39%. I greci hanno quindi respinto massicciamente la proposta dei creditori internazionali. Con il 25,42% delle sezioni greche scrutinate, il No e’ avanti nel referendum con il 60,62% dei voti.
risultati referendum grecia
Un urlo di gioia nella sede di Syriza ha accolto i primi sondaggi sulle indicazioni di voto pubblicati in tv subito dopo la chiusura dei seggi per il referendum. Nel frattempo Il referendum in Grecia è valido, avendo superato il quorum del 40%. Lo annuncia il ministero dell’Interno di Atene. Il no sarebbe in vantaggio, al 51,5%, secondo un sondaggio pubblicato dalla tv greca Mega tv. Anche GPO, società di sondaggi finita al centro di un giallo nei giorni scorsi per i risultati di una consultazione pubblicati in modo incompleto e smentiti, dà in vantaggio il NO. Pur essendo la forbice ancora molto stretta, il ‘sì’ oscilla tra il 46 e il 50,5% mentre il ‘no’ è attestato in un range che va dal 49,5 al 53,5%.
sondaggio gpo
Intanto si viene a sapere che domani Hollande riceverà la Merkel per commentare gli esiti del voto in Grecia. Secondo una rilevazione commissionata da Antenna News, i “no” al referendum sarebbero al 49%, mentre i “Sì” si fermerebbero al 46%, con il 2% di schede nulle e il 2% di indecisi. Un sondaggio condotto da MRB per l’emittente televisiva Star Channel conferma il vantaggio del ‘no’ , con una percentuale compresa fra il 49 e il 54 per cento, con il ‘sì’ fra il 46 e il 51 per cento. I seggi elettorali in Grecia, dove oggi si e’ svolto il referendum sulla proposta di accordo dei creditori, hanno chiuso puntualmente alle 18 ora italiana, dopo una giornata trascorsa senza incidenti. Secondo l’agenzia di notizie greca Amna, la partecipazione si e’ attestata intorno al 65%, simile a quella delle elezioni generali del gennaio scorso, ma finora non ci sono cifre ufficiali. La Grecia “farà tutti gli sforzi possibili per arrivare presto ad un accordo” con i creditori, “anche nelle prossime 48 ore”. Lo ha detto il portavoce del governo Sakellaridis alla Tv greca. Intanto Varoufakis attacca la stampa greca: “Potremmo avere un accordo tra 24 ore, ho detto, ma la nostra stampa velenosa si è affrettata a scrivere che ho detto di prevedere un accordo entro 24 ore”. La drammatica situazione greca non consente ritardi e “i negoziati che riprenderanno dovranno concludersi molto in fretta, nel giro di 48 ore”, ha detto invece il portavoce del governo greco Gavriil Sakellaridis ai microfoni della tv greca. “Faremo ogni sforzo per chiudere (un accordo, ndr) in fretta” con le controparti internazionali, ha aggiunto.

Il vantaggio dei ‘No’ al referendum in Grecia, secondo quanto emerge dagli ultimi sondaggi, è una ‘breaking news’ sui media internazionali. L’agenzia americana Bloomberg apre il sito con “I sondaggi in Grecia prevedono una vittoria di misura del ‘No'”. “I sondaggi dicono no”, titola nell’apertura sul web il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. “I primi sondaggi danno un vittoria del no in Grecia”, scrive il francese Le Monde. “I sondaggi danno un leggero vantaggio del no”, gli fa eco lo spagnolo El Pais. “Il popolo greco ha dimostrato che non può essere ricattato, non può essere terrorizzato, nè minacciato. La democrazia ha vinto”, ha scritto su Twitter il ministro della Difesa e presidente dei Greci Indipendenti (che formano la maggioranza con Syriza) Panos Kammenos in un primo commento sui primi sondaggi tv sul referendum. Anche il giornale di Syriza chiama la vittoria:


l governo greco non sta valutando se emettere una nuova moneta: lo ha dichiarato il portavoce, poco dopo la diffusione dei sondaggi secondo i quali i greci avrebbero respinto con il referendum la proposta di accordo fatta dai creditori. “Non stiamo valutando una moneta parallela”, ha assicurato Euclid Tsakalotos, il coordinatore dei negoziatori. “Io non credo che… essi abbiano intenzione di buttarci fuori. Siamo pronti -ha aggiunto- a incontrarli anche stanotte”. Nel frattempo comincia lo spoglio, no in largo vantaggio:


I primi risultati ufficiali:
risultati ufficiali referendum
“I nostri creditori si devono render conto che la realtà è cambiata”: lo ha detto uno dei principali negoziatori greci nelle trattative con la troika, Euclid Tsakalotos, parlando a Sky News. Tsakalotos ha anche anticipato le linee-guida della strategia greca, che poggeranno sostanzialmente su due pilastri: il rapporto del Fondo Monetario Internazionale, che riconosce che il debito greco e’ insostenibile e che servono almeno 50 miliardi di euro per coprire le necessita’ finanziarie immediate; e un nuovo mandato per Atene, sostenuto dalla volonta’ del governo greco.


Nel frattempo un cane “ruba” l’attenzione a Piazza Syntagma:


Sventolano le bandiere greche davanti al parlamento di Atene, dove la folla si sta assembrando dal tardo pomeriggio e dove le ultime proiezioni che danno la vittoria del “no” al referendum attorno al 60% sono state accolte da festeggiamenti e dai clacson delle automobili.

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