Reddito di cittadinanza, i sei vincoli

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-16

Cosa succede dopo il primo aprile, quando arriva la risposta affermativa dell’Inps per ottenere il reddito di cittadinanza

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Sei vincoli per i beneficiari del reddito di cittadinanza. Claudio Tucci sul Sole 24 Ore oggi spiega  i singoli step e le possibili criticità previsti nella bozza di articolato che parte dal momento in cui arriva il sussidio perché si sono riconosciuti i requisiti: una volta ottenuta la somma, entro i successivi 30 giorni bisognerà attivarsi e recarsi presso un centro per l’impiego e compilare la dichiarazione di immediata disponibilità a lavoro (si può utilizzare la nuova piattaforma on line Siupl, non ancora attiva).

Si potrà contare su 30 giorni ulteriori a partire dalla visita alla struttura pubblica. Nella procedura è entrata tutta la famiglia, con i membri disoccupati da non più di due anni, sotto i 26 anni, e sussidiati. Si dovrà sottoscrivere un patto il lavoro, che prevede sei sotto procedure, queste le più impegnative per i beneficiari: dal registrarsi al portale Siupl (e visitarlo ogni giorno) all’individuazione delle attività di pubblica utilità (le otto ore settimanali), all’obbligo di accettare una delle prime tre offerte congrue.

Oltre alla tempistica, la quantità di soggetti coinvolti (da ultimo Caf ed enti di formazione accreditati) rende davvero ardua la procedura di attivazione; una difficoltà aggiuntiva è il raccordo con l’attuale Rei, che si presume scomparirà nel 2019. Per chi è povero o in situazione di disagio, è previsto che il percorso, ottenuto l’assegno, inizi dai servizi competenti comunali, per mappare lo stato effettivo di bisogno e fargli sottoscrivere il patto di inclusione.

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Reddito di cittadinanza, i vincoli (Il Sole 24 Ore, 16 gennaio 2019)

Il capitolo decadenza e sanzioni è abbastanza restrittivo:

Si arriva al carcere, da due a sei anni, per chi presenta documenti o attestazioni false, o mendaci, o “trucca” la propria condizione economica per ottenere il reddito. Si decade dal sussidio anche: se non si sottoscrive il patto per il lavoro o il patto per l’inclusione sociale; non si partecipa, senza motivo, a formazione o politica attiva; non si aderisce ai progetti di utilità sociale (otto ore settimanali); si rifiutano tre offerte congrue. Le decurtazioni per chi non si presenta alle convocazioni di Cpi sono espresse in mensilità (massimo due, poi scatta la decadenza ).

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