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Red Michael e Meu Deus: i due trapper indagati per lo stupro di Marconia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-13

Michele Leone ed Egidio Andriulli, in arte Red Michael e Meu Deus, secondo le indagini della Procura, come spiega Repubblica, sono accusati di aver fatto parte del gruppo che ha partecipato alla violenza sessuale subita dalle due ragazzine inglesi di 15 anni, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre a Marconia di Pisticci

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Michele Leone ed Egidio Andriulli, in arte Red Michael e Meu Deus, secondo le indagini della Procura, come spiega Repubblica, sono accusati di aver fatto parte del gruppo che ha partecipato alla violenza sessuale subita dalle due ragazzine inglesi di 15 anni, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre a Marconia di Pisticci.

Red Michael e Meu Deus: i due trapper indagati per lo stupro di Marconia

Le due ragazze inglesi vittime della violenza sessuale di gruppo, entrambe 15enni, sono ancora in Basilicata per esigenze di indagine. Nella prossima settimana è previsto un incidente probatorio con cui gli inquirenti vogliono cristallizzare le accuse contro il branco composto da otto persone, secondo la ricostruzione investigativa, suffragata dalle immagini di una telecamera posizionata nella villa dove si stava tenendo una festa. Nel frattempo proseguono le indagini della Polizia della Questura di Matera e del commissariato di Pisticci per individuare l’ottavo partecipante alle violenze e per ricostruire le responsabilità dei tre indagati a piede libero. Le due ragazze, comunque, non sono più a Marconia dove stavano trascorrendo le vacanze. E, spiega Repubblica, tra gli accusati ora ci sono anche due trapper, Michele Leone ed Egidio Andriulli, conosciuti come Red Michael e Meu Deus:

Nell’inchiesta sullo stupro delle due ragazzine inglesi di 15 anni, avvenuto nella notte tra il 6 e il 7 settembre, entrano ufficialmente i nomi di Michele Leone ed Egidio Andriulli, in arte Red Michael e Meu Deus, trapper di provincia con un certo seguito (10mila follower circa tra Instagram e Facebook) che secondo quanto hanno appurato fino a questo momento le indagini della procura di Matera avrebbero fatto parte del gruppo che ha stuprato le due ragazzine. La loro presenza alla festa è stata confermata già da una serie di testimoni. Li hanno visti arrivare con i quattro in carcere. Proprio uno di loro aveva cercato di scaricare tutta la colpa sui due ragazzi e su una terza persona, tanto che la Procura aveva chiesto l’arresto di tutti e sette. Rigettato però, in parte, dal gip. «Le due minori — scrive il giudice nell’ordinanza di custodia cautelare — non sono riuscite a individuare gli altri partecipanti alla violenza di gruppo», oltre ai quattro arrestati Michele Masiello, Alessandro Zuccaro, Giuseppe Gargano e Alberto Lopatriello. E i nomi di Meud Deus e Red Michael, insieme con quello di Rocco Lionetti, tutti indagati, era stato fatto proprio da Masiello. Che però ha raccontato una versione che non stava in piedi, unicamente per alleggerire la propria posizione.

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Una delle due ragazzine ha raccontato di aver visto gli aggressori filmare la violenza. E ora le registrazioni delle telecamere nella villetta dove si è svolta la festa saranno esaminate così come i cellulari degli indagati. Intanto il sindaco di Pisticci chiede scusa alle minorenni:  ”Chiediamo perdono, a nome della città che rappresentiamo, alle vittime e alle loro famiglie, che hanno avuto la forza di denunciare l’accaduto, consentendo agli inquirenti di perseguire subito i presunti colpevoli e costituendo un esempio di grande coraggio per tutte le persone che sono vittime di violenza”

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