Rave di protesta a Roma contro il decreto del Governo: oltre 200 a Caracalla | VIDEO

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-17

A Roma sta andando in scena da qualche ora un rave di protesta in pieno centro, nello specifico nel parco adiacente le Terme di Caracalla

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Si torna a parlare di rave. Mentre oggi in diverse città di Italia (Torino, Bologna e Napoli) sono in corso le “street parade” contro il decreto promosso dal Governo Meloni, a Roma sta andando in scena da qualche ora un party illegale in pieno centro, nello specifico nel parco adiacente le Terme di Caracalla. Qui si sono radunate più di 200 persone, che in segno di protesta contro il provvedimento dell’esecutivo di Centrodestra hanno messo su un rave in piena regola.

Nessun annuncio o autorizzazione: semplicemente una schiera di casse, musica techno e un bar. L’evento era stato lanciato sui social nei giorni scorsi tramite un volantino rivolto “a chi suona, a chi balla, a chi lotta, a chi studia, a chi lavora, a chi abita, a chi occupa”. Nel mirino, il decreto rave: “Il governo Meloni ha dichiarato guerra ai poveri, mostrando la faccia feroce contro le persone comuni, garantendo impunità a poteri forti e padroni – si legge nel volantino – Oggi è toccato ai rave ma domani toccherà a chi occupa le scuole, le università, le fabbriche, le case, a chi sceglie di scendere in strada, a chi decide di lottare e a chi non ha scelta”. Stando a quanto reso noto finora dalla Polizia, a organizzare il party illlegale nella Capitale sarebbe stato un gruppo ambientalista. Gli attivisti, in realtà, definiscono la festa come una “taz”, ovvero una “zona temporaneamente autonoma”.

 

Poliziotti circondano l’area del rave a Roma: trattative in corso con gli organizzatori

Attorno alle 15 di oggi, decine di poliziotti del Reparto mobile hanno circondato i partecipanti e hanno impedito a chi tentava di accedere alla location del rave di entrare. Sono ora in corso le trattative tra gli organizzatori e le forze dell’ordine per spostare l’evento a Circo Massimo. La festa, che continua quindi sotto lo sguardo della Polizia, fa parte dell’iniziativa “Tekno against repression” organizzata in tutta Italia e in alcune piazze francesi, da Parigi a Tolosa.

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