Quel volo di Renzi in Senegal organizzato da industriali bresciani

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-24

Cosa sappiamo del viaggio a Dakar del senatore di Rignano, finito di nuovo nelle polemiche per un soggiorno all’estero

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Dall’Arabia Saudia al Senegal, passando per Dubai. Il giro del mondo di Matteo Renzi sembra non finire mai. E, a ogni tappa, esplode più forte una nuova polemica. L’ultima riguarda il suo recentissimo viaggio in Senegal, dove il leader di Italia Viva è arrivato con un volo organizzato da industriali bresciani. Un particolare di cui Renzi non ha fatto menzione nel post con cui ha comunicato la notizia sulla propria pagina Facebook e che, invece è stato ripreso e rilanciato dal “Fatto Quotidiano”.

Dalle suore italiane agli industriali italiani il passo è breve

“Sul suo profilo social ha postato tante foto che lo ritraevano insieme a suore italiane, bresciane precisamente, impegnate nella cooperazione” riporta “Il Secolo d’Italia” «Forse gli industriali non entravano nell’inquadratura», lo ha sfruculiato il Fatto Quotidiano. La prosa ironica del giornale diretto da Marco Travaglio è in realtà il “rimbalzo” di un precedente articolo de La Verità, secondo cui a trasbordare Renzi a Dakar sarebbe stata l’Italfly aviation di Trento, con un volo organizzato da alcuni industriali bresciani. Gli stessi che lo avrebbero seguito in ambasciata per l’aperitivo di rito.

Oggi è stato lo stesso Renzi a dare la sua versione su questo soggiorno a Dakar, provando a fare chiarezza e a dribblare le polemiche:

“Ieri ero in Senegal – ha dichiarato Renzi – ho incontrato il presidente Macky Sall e mi ha raccontato tra le varie cose che lui da giovane voleva venire a studiare in Italia. Però ebbe la borsa di studio dai francesi e non dagli italiani. Quanto sarebbe bello se insieme al suo ministro dell’Università e assieme al ministro degli Esteri potessimo lanciare un progetto per 1000 talenti provenienti dall’Africa o dal Sudamerica per vivere un’occasione di formazione”.

L’incontro con Tony Blair

Nel viaggio senegalese di Renzi c’è anche l’incontro con uno dei suoi grandi miti politici: Tony Blair.

“In Senegal il senatore di Rignano è andato per abbracciare il presidente Macky Sall, suo «vecchio amico» sin dal primo vertice sui migranti tenutosi a Malta nel 2015. Il biglietto aereo, ha tenuto a precisare, lo ha pagato di tasca propria. Com’è normale, del resto. Meno normale, invece, è l’aver smentito al Fatto di aver introdotto presso le autorità locali imprenditori interessati ad instaurare affari con il Senegal. In realtà, all’aperitivo con l’ambasciatore Renzi è arrivato con i privati. Appunto, non c’è viaggio senza polemica.”

 

 

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