Lucio Malan: gli emendamenti sulle Unioni Civili che dimostrano che il Senato è inutile

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2016-02-19

Diciamolo chiaramente: leggendo gli emendamenti al DDL Cirinnà è evidente che il talento letterario di Lucio Malan è sprecato per un pubblico come quello del Senato. E basta dare un’occhiata per propendere immediatamente per la cancellazione di Palazzo Madama. Senza se e senza ma

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Il Senatore Lucio Malan in cuor suo probabilmente crede di essere il colonnello Hannibal Smith del Centrodestra. L’uomo in grado di sbrogliare una situazione complicata con il classico piano ben riuscito. Nel caso del DDL sulle Unioni Civili in discussione al Senato in questi giorni Malan ha messo seriamente a frutto i suoi studi universitari (è laureato in lettere ad indirizzo filologico) presentando qualche centinaio di emendamenti al testo del DDL Cirinnà.

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Signore e signori, Lucio Malan, la penna più ironica del Parlamento

Lucio Malan, il più sottile umorista del Senato

Come ben sapete Lega Nord e Forza Italia hanno presentato nei giorni scorsi cinquemila emendamenti, poi riducendoli a “soli” 580. Potreste dire, beh, ma cosa volete che siano 580 emendamenti, la discussione in Senato deve essere fatta senza se e senza ma. E soprattutto senza fare ricorso a quello strumento dittatoriale, incostituzionale, squadrista, stalinista come l’ha definito Alessandro Di Battista che è l’emendamento canguro del Senatore Dem Andrea Marcucci. Poi uno va a vedere cosa c’è scritto in questi emendamenti che per Di Battista è importantissimo discutere per i Cinque Stelle e scopre che molti di quegli emendamenti, presentati da Lucio Malan sono come questo.

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Le famose Civili SaS

Oppure questo
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Siamo sicuri che Di Battista vorrà discutere approfonditamente sul tema

O cose come questa
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A me suona come una presa in giro

Niente a che vedere con il vero capolavoro di Malan, quell’emendamento all’Art. 2 che prevedeva di sostituire “presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano è istituito il registro delle unioni civili tra persone dello stesso sesso” con “presso gli uffici dello stato civile di ogni comune italiano si fa sesso”. Naturalmente si tratta di emendamenti che hanno un unico obiettivo, quello di fare ostruzionismo. Certo è anche possibile che Malan voglia realmente fare delle Unioni Civili una società in accomandita semplice per la gestione di un’abitazione comune ma questo non è quello che le persone che chiedono di poter ottenere il diritto di sposarsi si aspettano. Ed è strano che i Cinque Stelle, così ligi ad un’idea di efficienza del Parlamento, così bravi nello stigmatizzare quanto poco produttivi siano i nostri politici e quanto tempo invece passino a discutere del nulla e a non votare le leggi che servono agli italiani si prestino così volentieri ad un gioco del genere. Con i soldi degli italiani, come amano ripetere spesso e volentieri. C’è davvero bisogno di un emendamento che propone di stralciare la legge? In che modo costituirebbe un emendamento del DDL? A quanto pare basta votare no, e convincere quanti più colleghi possibili a votare contro il DDL Cirinnà per poter ottenere lo stesso risultato.
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Certo per farlo bisogna avere la maggioranza. Oppure si può fare come ha fatto Malan qualche tempo fa, il 25 ottobre 2002 infatti il Senatore è stato sorpreso a votare quattro volte al posto di colleghi assenti. Ei, è lo stesso Malan che secondo i senatori M5S faceva il pianista nel 2013?

Fonte: L’Espresso
Ed è lo Stesso Lucio Malan che il 28 giugno del 2006 ha lanciato il libro del Regolamento del Senato contro il presidente Franco Marini commentando il gesto atletico dicendo «gli ho fatto il cucchiaio». In quell’occasione Malan venne espulso ma per protesta si barricò in Aula per otto ore. Ma il nostro Lucio non è una persona che al Senato gioca e scherza soltanto, è uno che si dà un gran da fare. Ad esempio a favore delle donne della sua famiglia, a quanto pare il solerte senatore ha fatto assumere dal Senato, come segretaria particolare la moglie che ha subito approfittato dell’account di posta elettronica del Senato per segnalare la messa in vendita del loro appartamento. Ma non è solo la moglie di Malan a beneficiare di trattamenti particolari, anche la nipote sarebbe stata assunta nella sua segreteria: questo per quanto riguarda quelli che dicono che lui non difende la famiglia naturale, lo fa eccome. Malan all’epoca seppe rispondere con l’arguzia che ha contraddistinto la sua attività parlamentare: “è la prima volta che la mia segreteria ha questa grande fama, forse anche perchè entrambe le persone di cui parliamo sono delle belle ragazze“. Se non altro quando verrà abolito il Senato siamo sicuri che “l’unico valdese di destra” (così viene definito) potrà finalmente trovare un lavoro serio come scrittore.

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