Quanto vale il partito di Conte (e quanto scende il Movimento senza di lui)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-02

La faida è ancora in corso. La creatura politica di Conte non è ancora nata. Ma i sondaggi politici valutano quanto il partito di Conte potrebbe raccogliere alle urne. E anche il crollo del M5S

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Mentre la faida 5 Stelle è in pieno svolgimento (l’ultimo capitolo è quello del voto su SKyVote), i venti di scissione sono ormai al livello di uragano. E i sondaggisti iniziano a valutare quando un partito di Conte, al momento ancora solo un progetto, possa raccogliere alle urne. Ma anche quanto possa perdere il Movimento 5 Stelle senza di lui. E i numeri parlano di un crollo.

Quanto vale il partito di Conte (e quanto scende il Movimento senza di lui)

Ieri ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha raggiunto l’abitazione di Giuseppe Conte, proprio nelle ore in cui i pontieri del M5S tentavano ancora una difficile mediazione tra l’ex premier e il garante del Movimento Beppe Grillo. Non sembra andata bene perché a fine giornata è arrivata la decisione di Crimi sul voto che sconfessa la volontà del garante M5S. Ci vorranno settimane, e la segreta speranza è che la frollatura durante questo periodo riporti le cose a posto. Ma sembra un’eventualità sempre più remota. E Conte si prepara a far nascere la sua creatura. Il Corriere racconta che è in programma una raccolta fondi sostenuta da un lungo e meticoloso tour nei territori. All’americana dice il quotidiano di via Solferino. Ma anche alla Salvini, restando più vicini alla politica italiana degli ultimi anni. Con la speranza che proprio come ha fatto il leader della Lega, ma anche Giorgia Meloni, ci sia lo spazio per consolidare il consenso da qui alla possibile data delle elezioni, nel 2023. Perché, secondo i sondaggi in mano all’ex giallorosso, ora il suo partito varrebbe tra il 10 e il 15%. Ma la rosolatura politica sarebbe lunga, e il ricordo di Monti è ancora vivo. Ma cosa succederebbe invece al Movimento 5 Stelle dopo la scissione? Scenderebbe sotto il 7%, sempre secondo il Corriere. Anche il Fatto Quotidiano riporta le quotazioni di alcuni sondaggi politici. Quelli di Antonio Noto, di Pregliasco di Youtrend e di Fabrizio Masia. Tutti concordano su una forbice tra il 10 e il 15%. In particolare Masia fotografa il crollo del Movimento:

Tra il 10 e il 15 % è il bacino potenziale anche per Fabrizio Masia (Emg), con una fiducia personale al 40%, sotto Draghi (58), Meloni (44), Zaia (43) e Bonaccini (41). E con 5S a quel punto in crollo tra il 5 e il 7% e il Pd sotto al 15.

Conte secondo Maurizio Pessato di Swg per crescere deve pescare “voti oltre M5S, deve presentarsi come leader trasversale, non ancorato al vecchio movimentismo grillino, ma andare oltre: essere radicale, ma pure moderato e rassicurante. E soprattutto evitare il partito personale, creare una forza aperta alla sinistra e al centro. E poi l’abbiamo visto con Monti e Fini: i partiti personali non funzionano. Ci è riuscito solo Berlusconi, ma era un’altra epoca”. Ci riuscirà?

 

 

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