Analisi sierologica: quanti positivi al Coronavirus ci sono nel Lazio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-16

Il Coronavirus SARS-COV-2 nel Lazio circola nel 2,4% della popolazione (al di sotto quindi del 3 atteso alla vigilia): questi i primi risultati emersi dall’indagine epidemiologica effettuata su un campione omogeneo di 100 mila (sui 300 mila totali che verranno analizzati) tra operatori del servizio sanitario e appartenenti alle forze dell’ordine

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Il Coronavirus SARS-COV-2 nel Lazio circola nel 2,4% della popolazione (al di sotto quindi del 3 atteso alla vigilia): questi i primi risultati emersi dall’indagine epidemiologica effettuata su un campione omogeneo di 100 mila (sui 300 mila totali che verranno analizzati) tra operatori del servizio sanitario e appartenenti alle forze dell’ordine riportata oggi dal Corriere della Sera Roma. «Su 108.404 test sierologici, nel 2,4% dei casi sono state riscontrate IgG (leimmunoglobuline, che indicano la presenza di anticorpi nel sangue al momento del prelievo, ndr) – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, aprendo l’incontro di presentazione della prima tranche della ricerca su un campione di cittadini -. Di questi, lo 0,15 è stato poi confermato dal tampone: il che vuol dire che siamo andati a scovare 160 persone asintomatiche».

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L’indagine epidemiologica nel Lazio (Corriere della Sera Roma, 16 giugno 2020)

Le percentuali crescono, però, negli accessi spontanei, ovvero nei risultati delle quasi 20 mila persone che si sono sottoposte al test volontariamente a pagamento – ma con prezzi calmierati -nei centri convenzionati con la Regione Lazio. Risultati che confluiscono nel database regionale e che parlano di un aumento fino al 4 per cento. Il dato scende invece al 2 per cento tra gli operatori sanitari.

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Coronavirus: i numeri del Lazio (Il Messaggero, 16 giugno 2020)

Il lavoro dell’Unità di Crisi si concentra intanto sui focolai a Roma ormai tutti sotto controllo. Circoscritto il cluster del palazzo occupato alla Garbatella dove all’interno non ci sono più casi positivi mentre le persone negative rimangono in sorveglianza dalla Asl Roma 2. Tutti negativi i tamponi effettuati al centro Rai Saxa Rubra: al drive-in Santa Maria della Pietà, in totale ne sono stati eseguiti 110. Sul cluster del San Raffaele la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, al momento senza ipotesi di reato e indagati. Da alcuni i giorni i magistrati di piazzale Clodio hanno affidato le indagini ai carabinieri del Nas al fine di verificare eventuali anomalie o irregolarità nelle procedure di sicurezza. Al netto dei cluster aumentano i guariti che sono stati 33 nelle ultime 24 ore raggiungendo un totale complessivo di 5.855 “circa cinque volte il numero degli attuali positivi” commenta l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. I decessi invece sono stati 3 nelle ultime 24 ore. “La verità è che, al di là dei focolai a Roma, il trend nel Lazio è stato di una crescita lenta all’inizio, ma di una decrescita dei casi costante e progressiva. Un dato che sarebbe stato ancora più importante senza il focolaio del San Raffaele. Questo lavoro non è frutto della fortuna o del destino, ma di una serie di azioni messe in campo dall’inizio”, sottolinea il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia. E il direttore scientifico dello Spallanzani, Giuseppe Ippolito, invita a non lasciarsi andare a “facili ottimismi. Basta poco perché l’epidemia riparta. Il virus circola ancora”.

Leggi anche: Un malato dimenticato dietro il focolaio del San Raffaele?

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