Quando si può andare al mare nella fase 2 dal 4 maggio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-03

Le spiagge della riviera romagnola, a differenza di quelle marchigiane, resteranno ancora chiuse fino a«data da destinarsi». Anche a Ostia, il mare di Roma, divieto di accesso  (per i trasgressori multe da 25 a 500 euro). Off-limits i parchi della Basilicata per chi tornerà in regione

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Da domani 4 maggio, data di inaugurazione della fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, basta col lockdown, si torna all’aria aperta. Ma avverte Palazzo Chigi: «L’accesso del pubblico a i parchi, alle ville e ai giardini pubblici è consentito, condizionato però al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento nonché della distanza di sicurezza di un metro. Non possono essere utilizzate le aree attrezzate per il gioco dei bambini che restano chiuse». E quando si può andare al mare nella fase 2 dal 4 maggio? Ovviamente ci sono diversificazioni regione per regione. Spiega il Corriere della Sera:

Le spiagge della riviera romagnola, a differenza di quelle marchigiane, resteranno ancora chiuse fino a«data da destinarsi». Anche a Ostia, il mare di Roma, divieto di accesso  (per i trasgressori multe da 25 a 500 euro). Off-limits i parchi della Basilicata per chi tornerà in regione nei prossimi giorni: piuttosto, andrà in quarantena. Reggio Calabria riapre i parchi ma non vi consente il passeggio, solo attività motoria individuale o con accompagnatore in caso di minori.

E per portare i bimbi nei parchi di Palermo da domani ci si prenota online sul sito del Comune: 4 fasce orarie, turni di un’ora emezza per gruppi composti massimo da 5 persone, 2 adulti e 3 bambini. A Bari invece chiuso tutto, parchi e spiagge, ancora per qualche giorno. A Genova, al contrario, tutto aperto. Infine, a La Spezia, compromesso: parchi chiusi almeno fino al 17 maggio,consentite invece le passeggiate a mare. La solita Italia che procede in ordine sparso.

fase 2 regioni
La fase 2 e le regole diverse tra le regioni (La Repubblica, 3 maggio 2020)

Il Messaggero spiega che nel Lazio nei lidi pubblici e negli stabilimenti privati i posti sulla spiaggia saranno limitati. All’ingresso degli arenili sarà esposto un cartello con il numero dei posti disponibili e segnaletica per indicare i comportamenti da adottare. La Regione invita i gestori «a prediligere l’accesso con prenotazione». Ombrelloni, lettini, sdraio o asciugamani saranno appoggiati sulla sabbia ad almeno un metro di distanza. Stesso spazio si dovrà mantenere tra bagnanti, bagnini e camerieri. All’ingresso verrà distribuito gel come l’amuchina, mentre è prevista l’igienizzazione frequente e dopo l’utilizzo di ombrelloni, lettini, sdraio e di tutte le superfici a disposizione dei clienti, camminamenti, bar e ristorante. Intanto il Comune ha prorogato fino al 17 maggio il divieto di accesso agli arenili del litorale romano.

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