Quando ha saputo che la Lega si asteneva Draghi ha detto una parola sola

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-23

Pensate che Mario Draghi sia rimasto impressionato dal giochino dell’astensione leghista ideato da Salvini? In realtà il presidente del Consiglio non si è scomposto per niente. Ha detto una sola parola ed è andato avanti

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Quando la Lega, sotto impulso di Matteo Salvini, si è astenuta dal voto in CdM sul decreto aperture sono trapelate delle frasi che Draghi ha pronunciato per stigmatizzare il comportamento dei ministri del Carroccio. In realtà lui avrebbe voluto chiuderla subito. Con una parola sola

Quando ha saputo che la Lega si asteneva Draghi ha detto una parola sola

La storia la racconta Fabrizio Verderami sul Corriere, che spiega che il presidente del Consiglio non vuole affatto alimentare le polemiche che Salvini ha innescato. E infatti quando Giorgetti gli ha annunciato l’astensione lui ha reagito senza scomporsi:

Quando Giorgetti aveva annunciato che la Lega non avrebbe votato il decreto sulle riaperture — «e non lo stoaspiegare perché tanto li leggete i giornali» — il premier si era limitato a un laconico «bene» prima di dare la parola a un altro ministro per andare avanti con l’ordine dei lavori. E il dibattito sarebbe proseguito come nulla fosse, se il titolare della Cultura non avesse chiesto d’intervenire per sottolineare quanto fosse «grave» la decisione del Carroccio. A quel punto, siccome non poteva più esimersi dal farlo, Draghi si era espresso brevemente sul tema. E dopo aver citato per tre volte lo stesso aggettivo di Franceschini, aveva chiuso l’argomento

Ma Verderami fornisce anche un altro dettaglio molto interessante. Secondo quanto racconta il giornalista Draghi non ha concesso altro, oltre al probabile decreto che a metà maggio, se i dati lo consentiranno, allenterà ulteriormente le misure anti covid in vigore forse anche con il coprifuoco alle 23, anche per gli attacchi di Salvini a Speranza:

E se il premier non ha concesso altro al capo della Lega, è perché — racconta un autorevole ministro — «dopo aver messo all’angolo Speranza sulle riaperture e aver detto che la Sanità è tutta da rifare, non aveva intenzione di assecondare richieste fuori sacco e alimentare polemiche»

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