Fact checking

Quando Anonymous si inventa le minacce terroristiche

Giovanni Drogo 21/01/2016

Il presunto creatore di OpParis è stato identificato e denunciato dalla Polizia Postale e si scopre che la storia dell’attentato dell’ISIS a Firenze era falsa

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Vi ricordate di quando Anonymous annunciò di aver sventato un attacco terroristico in Italia? Succedeva a fine dicembre, quando tutti erano preoccupati per possibili attentati terroristici. Subito dopo gli attentati di Parigi era ovunque un fiorire di allarmi. C’erano mamme che su WhatsApp si inventavano di notizie riservate ricevute da amiche che lavoravano al Ministero per convincere le figlie a non uscire la sera e a rimanere in zona Cassia, al massimo “in piazzetta“. A metà dicembre il prefetto Gabrielli aveva dovuto rassicurare che non c’era alcun allarme attentati in occasione della prima italiana dell’ultimo episodio della saga cinematografica di Star Wars. La notizia di oggi è che l’Anon responsabile di quell’annuncio si è beccato una bella denuncia, perché quella minaccia era inesistente.

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Il post di OpParis in cui Anonymous annunciava di aver sventato un attentato dell’ISIS in Italia


 

Il falso attentato dell’ISIS a Firenze

Protagonista della vicenda, e inventore della bufala, un Anon noto con il nome di “X” oppure di “wArning” che a seguito di un’indagine condotta dal Cnaipic (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia Postale è stato identificato e denunciato per associazione per delinquere finalizzata all’accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici. Si tratta di un 29enne esperto informatico di Aosta. X è ritenuto il fondatore del canale OpParis e gestore del profilo Twitter ad esso collegato. Questo il video in cui Anonymous rivendicava il successo dell’operazione:

Anonymous | #OpParis Attentato Sventato

[ITA]from Anonymous Italy on Vimeo.
Nei giorni successivi OpParis aveva continuato a battibeccare su Twitter con altri Anon italiani che lo consideravano un cialtrone
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Il 28 dicembre X aveva rilasciato un’intervista al Fatto Quotidiano spiegando di aver lavorato sotto copertura e di non aver segnalato nulla alle autorità competenti per paura che la traccia lasciata da si raffreddasse:

Quando parlo di attentato sventato, mi riferisco al fatto che, nella prima settimana di dicembre, siamo riusciti a introdurci in alcuni account jihadisti su Twitter, il social network preferito dai terroristi di tutto il mondo per le comunicazioni.  E’ stato un Anonymous francese a segnalarcelo, è grazie a lui che siamo intervenuti: ci siamo accorti che in una delle comunicazioni tra due jihadisti, c’era la volontà di colpire una nota meta turistica del nostro Paese

Intervista che la pagina Facebook “ufficiale” di Anonymous Italia (come ben sapete parlare di account e pagine ufficiali di Anonymous non ha molto senso) aveva duramente criticato sconfessando il modus operandi di X e il fatto che non abbia fornito elementi certi a sostegno delle sue affermazioni. A quanto pare gli Anon italiani ci avevano visto giusto.
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Abbiamo cercato di raggiungere i simpatici cazzoni di Anonymous Italia in chat, ma alla domanda se la loro posizione fosse in qualche modo cambiata rispetto al comunicato del due gennaio hanno pensato bene di bannarmi dal canale.
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