Quarantena differenziata in base alle dosi di vaccino: le indicazioni del CTS al governo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-29

Il verbale con l’orientamento degli esperti è stato inviato alla Cabina di Regia propedeutica all’imminente Consiglio dei Ministri

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Le anticipazioni dei giorni scorsi sono state confermate dalla riunione del Comitato Tecnico-Scientifico che si è tenuta questa mattina. Gli esperti hanno redatto un verbale che è stato immediatamente inviato alla cabina di regina che precede l’imminente Consiglio dei Ministri convocato a Palazzo Chigi. Si è parlato di quarantena differenziata (tra i non vaccinati, coloro i quali hanno ricevuto solamente le prime due dosi e a chi è stato somministrato anche il richiamo, o booster) che potrebbe ben presto essere oggetto di un decreto legge che entrerà in vigore già nei prossimi giorni. E alcune differenziazioni riguardano anche il mondo del lavoro.

Quarantena in base al vaccino, le indicazioni del Cts al governo

Si tratta, ovviamente, di un orientamento e non ancora di una legge. Per trasformarla in una norma attuale, infatti, occorre un decreto che potrebbe uscire proprio dal Cdm di oggi. Ma le indicazioni sembrano essere molto chiare e ricalcano quasi in pieno le anticipazioni date nel pomeriggio dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Ovviamente non si è parlato dell’estensione del Green Pass rafforzato, perché questo è un argomento strettamente collegato a decisioni politiche su cui il Cts non ha mai discusso. L’argomento principe è stato l’isolamento in caso di contatto con un positivo. Vediamo come potrebbe cambiare la situazione.

Cosa cambia

Per i non vaccinati rimarrà lo status quo: in caso di contatto con una persona risultata positiva a un tampone diagnostico (antigenico o molecolare) rimarrà l’obbligo di quarantena di 10 giorni, al termine dei quali ci si dovrà sottoporre a un test. Qualora si volesse evitare il tampone, bisognerà attendere la scadenza dei 14 giorni. Modifiche strutturali, invece, per quel che concerne l’isolamento dei vaccinati. Ma, anche in questo caso ci sono delle distinzioni da fare.

Chi ha ricevuto solamente due dosi di vaccino (o una, quella con Johnson & Johnson) da più di quattro mesi e chi ha già ricevuto il richiamo dovrà rimanere in quarantena per 5 giorni e poi sottoporsi a un tampone per verificare la non infezione da Sars-CoV-2. Una tempistica dettata dai tempi di incubazione delle due varianti presenti sul territorio italiano: la Delta (5 giorni) e Omicron (3 giorni circa). Chi ha ricevuto il booster ed è risultato positivo, invece, dovrà rimanere in isolamento per 7 giorni (e non più 10) al termine dei quali dovrà sottoporsi a un test. Se negativo potrà tornare alla normalità.

Diversa, invece, la strategia per chi ha ricevuto anche la dose booster oppure ha ricevuto la seconda dose da meno di quattro mesi e lavora nei cosiddetti servizi “essenziali”: nessuna quarantena per questi cittadini, anche se sono entrati in contatto con una persona risultata positiva (ma l’obbligo di indossare a lavoro la mascherina FFP2 per una settimana)

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