Quali sono i negozi che rimangono aperti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-12

Il premier ha firmato alle 22.40 il decreto, che prevede la sospensione di tutte le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione per i negozi di generi alimentari di prima necessità. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, in cui deve essere garantita la distanza di sicurezza di un metro

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L’Italia è adesso una terra off limits, blindata, non si entra e non si esce. Da zona protetta, a zona rossa. Chiusi fino al 25 marzo i negozi, i bar, i pub, i ristoranti, i parrucchieri, «chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione».

Quali sono i negozi che rimangono aperti

Il premier ha firmato alle 22.40 il decreto, che prevede la sospensione di tutte le attività commerciali al dettaglio fatta eccezione per i negozi di generi alimentari di prima necessità. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie, in cui deve essere garantita la distanza di sicurezza di un metro. Chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie ma è consentita la consegna a domicilio. Sospese le mense, chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici mentre restano aperti artigiani, idraulici, meccanici, distributori di benzina, negozi di informatica, prodotti surgelati, elettronica, ferramenta, negozi di ottica e fotografia, articoli igienico-sanitari, per l’illuminazione, per animali domestici, i negozi di telecomunicazione. Nel provvedimento comunicato ieri sera in ordine alle attività produttive e professionali si raccomanda che sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese e delle aziende delle modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a distanza dalla sede di lavoro. Allo stesso tempo il governo suggerisce che siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per tutti i dipendenti per i quali siano possibili queste misure.

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I presidenti di ogni Regione possono disporre la programmazione del servizio erogato dalle aziende del trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Il ministro delle Infrastrutture, poi, di concerto con quello della Salute, può disporre la programmazione con riduzione o soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

Le attività commerciali che rimarranno aperte

Il decreto della presidenza che reca le misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale, firmato questa sera dal presidente del consiglio dei ministri, sospende le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Tra queste rientra una lunga lista di esercizi pubblici: Ipermercati, Supermercati, Discount di alimentari, Minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari, Commercio al dettaglio di prodotti surgelati, Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici, Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2) Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati Commercio al dettaglio apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione, Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici, Farmacie, Commercio al dettaglio in altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica, Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale, Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato per televisione, Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono, Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Marco Castelnuovo del Corriere della Sera ha pubblicato su Twitter un elenco delle attività che rimarranno aperte:

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