L’idea geniale di Puzzer: replicare all’Onu di Ginevra la protesta con i banchetti di plastica

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-11-15

Intervenuto dal palco di Trieste della piazza “no pass”, Stefano Puzzer – divenuto ormai guru del movimento – ha annunciato che replicherà la protesta inscenata a Piazza del Popolo a Roma anche sotto il Palazzo dell’Onu a Ginevra

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Dal palco dell’associazione “Vivere o Sopravvivere” in Piazza del Ponterosso a Trieste, Stefano Puzzer lancia la sua ultima idea: “Abbiamo chiesto che il nostro tavolino e le nostre seggiole andassero da un’altra parte, le porteremo in un posto dove sicuramente non prenderemo il Daspo. Le porteremo direttamente a Ginevra all’Onu: ci è già stato dato l’accredito, noi le porteremo perché ci sono state date delle violazioni”.

La protesta di Puzzer sotto la sede dell’Onu

L’ex leader delle proteste dei portuali, oggi a capo del movimento “La gente come noi – Fvg” che combatte contro il Green Pass, vuole che il suo siparietto messo in scena a Piazza del Popolo a Roma, in cui simulava di aspettare i grandi del mondo impegnati nel G20 per parlare con loro del certificato verde, trovi spazio sotto l’Ufficio delle Nazioni Unite. “Noi come portuali andremo lì – ha precisato Puzzer – però ci vestiremo di ogni categoria esistente, uno di noi si vestirà da sanitario, io farò la casalinga, uno farà il nonno, uno il bimbo, uno la maestra, uno l’avvocato, uno il magistrato. Saremo tutti lì e lotteremo per i nostri diritti, per la nostra Costituzione e soprattutto per la nostra libertà”. Quando ci aveva provato nella capitale, nei suoi confronti era stato poi emesso un Daspo dalla Questura.

Carlo Freccero contro i vaccini a Trieste

Prima dell’inizio del suo comizio di ieri sera, i promotori hanno invitato i presenti a mantenere il distanziamento, come disposto dalla circolare inviata a tutti i questori e prefetti dal Viminale. Pochissimi indossavano le mascherine. Su un palchetto, allestito al centro della piazza, è intervenuto anche Carlo Freccero, ex direttore di Rai2: “In questi ultimi 18 mesi – ha detto – la propaganda ci ha trasformato con la paura. E il popolo obbedisce. C’è una censura per omissione, i vaccini sono sperimentali, ma guai a dirlo in tv. Siamo un laboratorio ed è una vergogna”.

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