La presunta vittima conferma le accuse di violenza e stalking a Enrico Varriale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-10

Le accuse di stalking e lesioni nei confronti di Enrico Varriale sono state confermate di fronte ai giudici dalla donna che l’ha denunciato: “Ogni volta che suonava il citofono tornavo al momento dell’aggressione, sentivo nuovamente la pressione delle sue mani sul mio collo”

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“Ogni volta che suonava il citofono tornavo al momento dell’aggressione, sentivo nuovamente la pressione delle sue mani sul mio collo”: la donna che ha denunciato Enrico Varriale per aver subìto violenza e stalking dal giornalista Rai conferma tutto in una testimonianza di fronte ai giudici. Per oltre un’ora ha ripercorso quanto avvenuto lo scorso agosto, quando – secondo i suoi racconti – per motivi di gelosia l’anchorman di Raisport le avrebbe fatto del male. Nel decreto di divieto di avvicinamento stabilito per Varriale dalla gip Monica Cianciosi legge: “Durante un alterco per motivi di gelosia, (Varriale, ndr) la sbatteva violentemente al muro, scuotendole e percuotendole le braccia, sferrandole dei calci e, mentre la parte offesa cercava di rientrare in possesso del cellulare che le aveva sottratto, le afferrava il collo con una mano, cagionandole lesioni”.

La presunta vittima conferma le accuse di violenza e stalking a Enrico Varriale

La presunta vittima ha rifiutato un’offerta di 15mila euro per ritirare la querela: “Non c’è un prezzo per la dignità”. Dopo quell’episodio, Varriale avrebbe insistito con “telefonate, messaggi, citofonate”. A questa vicenda se n’è aggiunta un’altra, parallela, sollevata dalla pm Gabriella Fazi, che riguarda un’altra amante del giornalista che ha raccontato di essere stata aggredita ai primi dello scorso dicembre. “Ritengo che la persona offesa abbia confermato quanto ha sempre affermato il mio assistito”: così l’avvocato Fabio Lattanzi, difensore di Enrico Varriale in merito alla testimonianza resa dalla donna. “La narrazione” della parte offesa “ha evidenziato che c’è stato un solo episodio di violenza, refertato con soli cinque giorni di prognosi”, ha continuato il penalista. “Nessuno stalking invece, tanto che la signora ha confermato di non avere mai chiesto di non cercarla più e di non mandarle messaggi”.

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