Come è andato il primo incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-06

Per il segretario del Pd non è tempo per i rancori personali, ma neanche di rappacificazione. Unico obiettivo: costruire un fronte largo con Salvini e Meloni. Ma il leader di Italia Viva non vuol sentire parlare di M5s

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I due non si vedevano faccia a faccia da sette anni, dal lontano febbraio 2014. Quando dopo un “Enrico stai sereno” (passato poi alla storia), Matteo Renzi gli ha levato la presidenza del Consiglio. Non si erano lasciati proprio nel migliore dei modi: la cerimonia della campanella tra i due è difficile da dimenticare. E, soprattutto, difficile da dimenticare è l’umore nero dell’allora premier, che poi decise di andare in esilio a Parigi, a insegnare. Fino a poche settimane fa, quando Nicola Zingaretti, cogliendo un po’ tutti in contropiede, ha abdicato al Nazareno. E allora il nome di Enrico Letta ha iniziato a circolare di nuovo: lui ha preso un aereo ed è tornato a Roma, diventando il nuovo segretario del Partito democratico. Un pd da riformare, alleanze su cui lavorare (sia a sinistra che al “centro”). Ecco perché ha parlato prima con Giuseppe Conte, che ormai ha nelle sue mani le redini del carro a 5 Stelle, poi – oggi – con Matteo Renzi. Che oggi, a dirla tutta, non ha quel peso che aveva allora. Ha avuto il peso di far cadere l’ex premier (non Letta, ma Conte stavolta), e quello però di farlo tornare. Perché, non volendolo, ha innescato una serie di reazioni a catena che hanno fatto rientrare da Parigi proprio Enrico Letta. Con una differenza: oggi lui è il segretario del Pd, Renzi invece sta piano piano scomparendo, con Italia Viva mai decollata. Tanto che qualcuno già la definisce “Morta”, più che viva.

Di cosa hanno parlato Letta e Renzi

Eppure. Eppure c’è un però. Perché Letta l’ha detto fin da subito: non porto rancori, creiamo un fronte largo e unico per arginare le destre. E, scrive Repubblica, ai suoi avrebbe però anche riferito: “Non è tempo di rancori personali, ma nemmeno di rappacificazioni. Quello che è stato non si può cancellare”. Ma il senso di responsabilità impone al segretario di verificare tutte le strade per costruire una coalizione competitiva contro il centrodestra di Salvini e Meloni. Con chi questo fronte? Tutti, ma soprattutto il 5 Stelle, che con Conte ora sta cambiando anima. Di questo (soprattutto) hanno parlato oggi i due leader, quando si son incontrati stamattina, e hanno iniziato a discutere sui nomi per le amministrative di autunno. Letta vuol correre con Conte nel maggior numero di posti possibili; Renzi assolutamente no: “Abbiamo un’opinione diversa, questo era noto: credo che il posizionamento che immagino da qui al 2023 è che non voglio stare né con Salvini e Meloni e destra, né coi grillini e i populisti a sinistra – ha detto il leader di Italia viva in tv, a L’Aria che tira su La7 – Letta cerca un’alleanza strategica con M5S e Conte, vedremo chi avrà ragione da qui ai prossimi due anni”.

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