Politica
Il primo atto di Salvini? L’incontro col comandante della Guardia costiera sul tema migranti
Asia Buconi 24/10/2022
Salvini, come primo atto da ministro delle Infrastrutture, ha scelto di incontrare il comandante generale della Guardia Costiera, l’ammiraglio Nicola Carlone
Uno dei grattacapi più spinosi che Giorgia Meloni dovrà affrontare il prima possibile è stabilire chi, nella sua squadra di Governo, dovrà occuparsi della gestione di porti e Capitaneria. Il nodo è sempre lo stesso: si tratta di competenze che spettano al ministro delle Infrastrutture Salvini o a quello del Mare e del Mezzogiorno Nello Musumeci? La risposta non è affatto scontata e la nuova Premier dovrà chiarirla attraverso uno o più decreti, godendo nel frattempo di questa “ambiguità” per comprendere come sia meglio muoversi viste pure le scomode posizioni filo-putiniane del leader della Lega, che la imbarazzano e non poco internazionalmente, e visto pure il caos per la sua passata gestione del caso Open Arms.
Nel frattempo, però, Matteo Salvini si è mosso oggi facendo una chiara dichiarazione di intenti: come primo atto da ministro delle Infrastrutture ha scelto infatti di incontrare il comandante generale della Guardia Costiera, l’ammiraglio Nicola Carlone. Un atto col quale il segretario leghista ha chiaramente rivendicato per sé e per il suo dicastero, semmai ci fossero dubbi, le deleghe legate all’immigrazione.
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Il “lungo e proficuo incontro” tra Matteo Salvini e l’ammiraglio Carlone
In riferimento all’incontro tra Salvini e l’ammiraglio Carlone, la Lega ha scritto in una nota:
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, ha incontrato l’Ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera. Il Corpo vanta un personale con 10.800 donne e uomini e centinaia di uffici e comandi in tutta Italia. Per Salvini ‘è stato un lungo e proficuo incontro’ per fare il punto della situazione, anche a proposito di immigrazione: attualmente in area Sar libica ci sono due imbarcazioni Ong.
Non è chiaro quali saranno le prossime mosse della Premier Giorgia Meloni, che sa bene come un giorno potrebbe trovarsi a fare i conti con la scelta non saggissima di delegare l’immigrazione a Salvini. Quel che è certo è che al segretario leghista la nomina del fedelissimo Matteo Piantedosi agli Interni non è affatto bastata.