La Regione Lombardia ha negato il patrocinio al Pride di Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-06-29

Comune e Città Metropolitana, invece, già da diverso tempo hanno confermato la loro partecipazione attiva all’evento in programma sabato 2 luglio

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Il Comune e la Città Metropolitana avevano già confermato la loro presenza (e il loro supporto) istituzionale al Pride Milano in programma sabato 2 luglio nella città meneghina. Mancava solamente la Regione Lombardia che, invece, ha deciso di mettere un muro negando il patrocinio alla grande marcia arcobaleno che invaderà le strade del capoluogo. La decisione è stata confermata da una lettera inviata dal “Pirellone” in risposta alla richiesta avanzata diverse settimane fa dall’ArciGay.

Pride Milano, la Regione Lombardia nega il patrocinio all’evento del 2 luglio

La lettera è firmata dalla dirigente dell’area programmazione e relazioni esterne spiega i motivi di questa decisione che, ancora una volta, vede l’istituzione regionale porre una grande distanza tra sé e la manifestazione in difesa dei diritti della comunità LGBTQ+ a Milano:

“Regione Lombardia condivide l’importanza di iniziative dedicate a promuovere coesione, parità, sensibilizzazione e rispetto delle identità e dei diritti politici, umani, sociali, civili. A seguito delle verifiche e delle riflessioni interne e a seguito di episodi che hanno provocato critiche istituzionali e dell’opinione pubblica, è stato ritenuto di non concedere il patronato istituzionale di Regione Lombardia alla parata del prossimo 2 luglio”.

Una decisione che, dunque, smentisce quella mozione approvata lo scorso 14 giugno. Solo due settimane fa, infatti, il voto in Consiglio Regionale (a scrutinio segreto) aveva garantito una presenza istituzionale – in nome della Regione Lombardia – alla manifestazione in programma il 2 luglio. Ora, invece, l’ennesimo passo indietro che conferma l’indirizzo già intrapreso dalla giunta Fontana lo scorso anno. Una dinamica che il Presidente di Arcigay Milano conosce bene:

“Niente di nuovo rispetto al passato, ma una triste conferma: evidentemente la linea politica della Regione rimane inalterata e si conferma insensibile nei confronti di una manifestazione di libertà. Il loro modo di concepire la tutela della libertà è diversa dalla nostra, in un momento storico in cui a livello internazionale appare evidente che i diritti non sono mai acquisiti per sempre”.

Passano gli anni, dunque. Ma, invece di andare avanti, si corre sempre più verso il Medioevo.

(FOTO IPP/MIPA)

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