Francia, il presidente Macron indagato per la campagna elettorale: “finanziamento illecito” e “favoritismo”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-24

La notizia, resa nota dal quotidiano Le Parisien, riporta che il presidente Macron è indagato per “favoritismo” e “finanziamento illecito”

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Emmanuel Macron nel mirino dei magistrati. La notizia è stata resa nota dal quotidiano Le Parisien, che ha riportato come il presidente francese sia indagato con le accuse di “favoritismo” e “finanziamento illegale della campagna elettorale” in relazione al voto del 2017. In particolare, la Procura nazionale finanziaria ha incaricato tre giudici istruttori affinché facciano luce sulle condizioni in cui sono stati assegnati alla società americana McKinsey alcuni contratti pubblici per “importi colossali”.

Macron sotto indagine: ipotesi di finanziamento illecito e favoritismo, nel mirino la società di consulenza americana McKinsey

È stato poi un comunicato della procura nazionale finanziaria (Pnf) a confermare l’apertura di due informative giudiziarie, il 20 e 21 ottobre, sulle “condizioni d’intervento di società di consulenza nelle campagne elettorali 2017 e 2022”. In seguito “a numerose segnalazioni e denunce di eletti e privati”, le inchieste riguardano “una possibile tenuta non conforme dei conti della campagna” e possibili “favoritismi”. E, per quanto non sia citato nel comunicato del procuratore finanziario della Repubblica Bonhert, l’unico responsabile politico incriminato nel dossier è di fatto Macron. Ma il presidente, ricorda le Figaro, gode dell’immunità totale e assoluta connessa al suo stato e non può essere ascoltato in qualsiasi procedura per tutta la durata del suo mandato. Dall’entourage di Macron, riferisce il giornale, arriva un secco “no comment”, mentre l’opposizione francese al momento non si è espressa.

Già il 31 marzo 2022 era stata aperta una inchiesta preliminare per “riciclaggio aggravato da frode fiscale” nei confronti della società di consulenza americana McKinsey, dopo il rapporto di una commissione d’inchiesta del Senato. Alla società veniva contestato di non aver pagato tasse in Francia, oltre al fatto che i contratti con lo Stato erano “più che raddoppiati” fra 2018 e il 2021, raggiungendo l’anno scorso l’enorme cifra di un miliardo di euro. Nello specifico, McKinsey è la società di consulenza privata maggiormente sollecitata dalle autorità francesi durante la pandemia di Covid-19. Il rapporto dei senatori aveva suscitato dure critiche sull’uso di fondi pubblici e l’opposizione aveva invocato un’inchiesta su eventuali favoritismi alla multinazionale Usa, che avrebbe pure ricevuto ampie informazioni sulle dinamiche politiche francesi.

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