La crociata di Povia e Mario Adinolfi contro le Iene

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-03-16

Il popolo del Family Day è così attento a difendere la famiglia dai pericoli del gender che crede che le Iene, J.Ax e Fedez vadano presi sul serio. Qualcuno pensi ai bambini!

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Qualche settimana fa le Iene e Mario Adinolfi andavano d’amore – naturale, tradizionale e coniugale – e d’accordo complice quel capolavoro di disinformazione che è stato lo “scoop” di Filippo Roma sulle orge gay pagate dai contribuenti. Ma da qualche giorno il rapporto è tormentato e si parla già di un divorzio. La pietra dello scandalo sarebbe il tradimento delle Iene che si sono chinate ai diktat della Lobby LGBT e hanno concesso a J.Ax e Fedez di mandare a quel paese Mario Adinolfi durante l’ultima puntata delle Iene Show condotta da Nadia Toffa.

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Povia mentre invita J Ax e Fedez a leggere tra le righe della mano

Il dito medio alle famiglie del Family Day

Per chi si fosse perso la puntata quello che è successo è questo: J.Ax e Fedez erano ospiti in studio nelle vesti di co-conduttori per fini meramente promozionali, del resto nessuno si aspetta che i due abbiano qualcosa da dire o che le Iene facciano informazione. Ad un certo punto la Toffa annuncia una sentenza storica ovvero il riconoscimento da parte del tribunale di Firenze dell’adozione di due bambini da parte di una coppia gay, segue il commento di Fedez e di J.Ax che esprimono la loro soddisfazione per l’accaduto dichiarando che le famiglie “arcobaleno” sono famiglie normali con gli stessi pregi e gli stessi difetti. È quindi il momento di “salutare” gli amici del Family Day facendo un trasgressivo dito medio (che ragazzacci) perché come ama ripetere il J.Ax quelli che hanno rovinato il mondo non hanno i tatuaggi ma indossano giacca e cravatta (curioso che quella sera loro indossassero il completo). Chi mai poteva sentirsi indignato dalla provocazione dei due artisti per famiglie che fanno la pubblicità del Cornetto Algida? In mancanza del Moige – che un tempo si dedicava anima e corpo a battaglie del genere – sono scese in campo per prime le Sentinelle in Piedi, che hanno aperto una petizione su CitizenGo per chiedere le scuse di Mediaset per il grave insulto rivolto a milioni di famiglie che credono che i gay non possano avere il diritto di avere figli:

Sono in attesa di scuse formali da parte della Mediaset e della redazione de Le Iene per il vergognoso insulto di cui sono stato fatto oggetto con la mia famiglia durante la puntata del 12 marzo scorso, in cui mi è stato rivolto un significativo “dito medio” solo per le mie opinioni culturali e politiche. Mi riservo di contattare le associazioni rappresentanti delle categorie degli spettatori e dei consumatori per verificare se vi fossero gli estremi per chiedere conto alla giustizia di questa grave ingiuria.

Poi è stata la volta di Giuseppe Povia, da tempo schierato contro il gender e contro tutte le lobby pluto-demo-masso-omo-media-giudaiche che ha dedicato ai due la sua “terminologia dei bimbiminkia”. Naturalmente così come quella di Fedez e JAx è una banale marchetta promozionale anche Povia, che è artista pure lui, coglie l’occasione per promuovere il suo “nuovo” album. Del resto non è la prima volta che Povia “dissa” Fedez colpevole di avergli dedicato una barra che fa dove dice “già andare in galera mi sembra una brutta cosa sai che sfiga stare in cella con un fan di Povia” a cui il cantante amico di piccioni e bambini replicò con una domanda “caro Fedez preferisci stare con un fan di Povia quando sei in cella o con uno sconosciuto al buio che ti mette a pecorella?”

Adinolfi: «Fedez e J.Ax fanno i cazzoni in televisione»

Alla fine arriva il leader del Popolo della Famiglia, Mario Adinolfi che non potendo sfogarsi sui social si accontenta di farsi intervistare a Radio Cusano Campus per spiegare che la trasmissione Mediaset “è in fase di contrizione perché ha fatto un servizio contro la lobby LGBT, ha ritenuto di scrivere questo copioncino triste interpretato da J AX e Fedez“. Ad Adinolfi però le Iene non fanno tanto schifo, anzi è rammaricato che non l’abbiano invitato in trasmissione:

Sono due cantanti di giorni sciagurati, se avessero avuto scorza mi avrebbero fatto fare il contraddittorio, così li asfaltavo. Li asfaltavo

Ovviamente non è solo loro che Adinolfi è disposto ad asfaltare, anche Monica Cirinnà rischia di essere “ricoperta di bitume” qualora si trovasse nello stesso salotto televisivo del leader del PdF nei cui confronti c’è una vera e propria persecuzione (come i primi cristiani e i protomartiri).

Se noi avessimo fatto una trasmissione e avessimo fatto un dito medio mandando platealmente affanculo Luxuria, cosa sarebbe successo il giorno dopo? Siamo fatti oggetto, nel silenzio generale, di una violenza incredibile. Ieri un sito LGBT ha scritto un articolo chiedendo un intervento dei servizi sociali su mia figlia, vi rendete conto? Su mia figlia! Questo è il livello di violenza cui siamo esposti quotidianamente.

L’occasione insomma è una scusa per Adinolfi per lamentarsi di essere stato escluso dal giro degli opinionisti che contano e di essere quindi costretto a fare le dirette su Facebook, ad andare in onda su Radio Maria o a pubblicare il suo quotidiano, senza contraddittorio e senza voci critiche. Ci sarebbe da chiedere perché un politico dello spessore di Adinolfi dovrebbe abbassarsi a discutere con Fedez e J.Ax che quando parlano di queste cose non sono poi tanto lontani dal tipo di logica di Povia. Certo, poi Adinolfi non è che in televisione non ci può andare, solo che – curiosamente – nessuno ha voglia di parlare con lui. Sarà mica perché sul suo profilo Facebook scrive cose come queste?
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Certo ad Adinolfi le Iene non sembravano così antipatiche, false e asservite alle lobby quando davano addosso al direttore dell’Unar e al suo “cappottino arancione”.
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A quanto pare pure ad Adinolfi è sfuggito il fatto che una di quelle dark room è di proprietà del Vaticano. Curioso no?

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