L’esempio dei portuali di Livorno che non scioperano “per una lotta senza senso contro il Green Pass”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2021-10-15

A Livorno il porto lavora a pieno servizio e nessun operatore sta scioperando contro il Green Pass: “La lotta deve avere un senso. Per noi la vaccinazione è il rimedio alla pandemia”

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Tra grandi proteste annunciate e poi sgonfiate, a Trieste, e manifestazioni che hanno floppato fin dal primo momento, a Genova, c’è anche chi ha deciso di non prestarsi al teatrino degli scioperi degli operatori portuali. Sono i lavoratori del porto di Livorno, che hanno deciso unanimemente di non fare barricate contro l’obbligo di Green Pass sul posto di lavoro. Nei post social e nei canali online dei no vax c’è chi scrive “disonore a loro”, ma il segretario della Filt Cgil labronica, Giuseppe Gucciardo, rivendica questa scelta di civiltà. Ha appena terminato una trattativa per il rinnovo di un contratto integrativo in una delle aziende del terzo scalo italiano per flusso di merci.

“O neghiamo quel che è successo, con i morti, i malati, l’isolamento forzato – dice – oppure da persone serie e concrete andiamo avanti. Il nostro problema è il lavoro che spesso manca, ci sono persone che vorrebbero lavorare e non ne hanno la possibilità”. “Ci sono state discussioni tra di noi – prosegue – ma alla fine ha prevalso il pragmatismo, la lotta deve avere un senso. Per noi la vaccinazione è il rimedio alla pandemia, e i portuali livornesi in maggioranza hanno accolto e sostenuto questo tipo di riflessione”. Secondo i dati della Compagnia portuale livornese, su 170 lavoratori ce ne sono circa 20 non vaccinati, che quindi per lavorare dovranno sottoporsi periodicamente al tampone. Ma questi si sono limitati a chiedere che l’azienda venisse loro incontro pagando i test o stabilendo dei prezzi calmierati.

La differenza tra quanto sta avvenendo negli altri porti e quello che succede a Livorno, secondo Gucciardo, sta nelle proporzioni. “Su un totale di 2 mila lavoratori la maggioranza è vaccinata – dice – quindi il problema qui non si pone. Questo non significa che ci mettiamo in contrapposizione con altre realtà portuali, ma semplicemente è un dato di fatto”. A scongiurare lo sciopero sulle banchine anche il confronto positivo avvenuto ieri tra gli autotrasportatori e i terminalisti che il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Luciano Guerrieri, che ha dichiarato: “Abbiamo deciso di costituire un tavolo tecnico per affrontare già da lunedì prossimo le varie criticità”.

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