Il piano per il salvataggio della Banca Popolare di Bari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-22

Operativo il protocollo d’intesa sottoscritto da Banca Popolare di Bari e Comitato per la Tutela degli Azionisti lo scorso mese di giugno perla realizzazione di una procedura di conciliazione

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Ieri l’assemblea dei soci della Banca Popolare di Bari ha approvato il bilancio ed eletto il nuovo consiglio di amministrazione con il via libera al bilancio con 420 milioni di perdite e due interventi a breve per far fronte ai conti in rosso e conservare il capitale sociale: la cartolarizzazione di crediti in bonis e la cessione della partecipazione di controllo nella Cassa di Risparmio di Orvieto pari a 50 milioni. Marco Jacobini resta a sorpresa presidente mentre il nipote Gianvito Giannelli si prepara alla successione. Racconta oggi La Stampa:

Tra conferme e nuovi ingressi, il Cda sarebbe composto dai consiglieri Vincenzo De Bustis Figarola e Gianvito Giannelli (già cooptati e ora eletti), dall’uscente e riconfermato Francesco Pignataro, da Giulio Codacci Pisanelli, Patrizia Michela Giangualano e Francesco Ago che subentrano a Modestino Di Taranto, Luca Montrone e Francesco Giovanni Viti. Infine, i consiglieri Raffaele De Rango, Francesco Venturelli, Paolo Nitti e Gianfranco Viesti e il presidente Jacobini. Sciolto il nodo della governance, in tutto sei i nuovi eletti.

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Banca Popolare di Bari, i conti (La Repubblica, 6 gennaio 2019)

Inoltre, in base al nuovo piano industriale, si dovrebbe lavorare anche ad una trasformazione societaria con la nascita di Banca spa. II declino La crisi della banca, tra le maggiori popolari d’Italia, era deflagrata negli ultimi anni: oltre le progressiva perdita delle azioni, ha inciso in particolare l’acquisizione di Banca Tercas, che si è rivelata pesante dal punto di vista della tenuta finanziaria. Uno scenario complesso, nel quale si inseriscono anche l’accertamento della Banca d’Italia e l’inchiesta della magistratura sulla concessione di alcuni crediti da parte dell’istituto, che però non risulta indagato. Oltre le perdite consistenti e la preoccupazione per i conti in rosso, i soci chiedono risposte: non riescono a liquidare le loro azioni, il cui valore è sceso nettamente rispetto agli anni precedenti.

Nel frattempo, è operativo il protocollo d’intesa sottoscritto da Banca Popolare di Bari e Comitato per la Tutela degli Azionisti lo scorso mese di giugno perla realizzazione di una procedura di conciliazione. Sono stati stanziati 3,5 milioni di euro. Potranno avere accesso all’iter soltanto i singoli consumatori e riguarda le azioni acquistate a partire dall’i giugno 2009.

Leggi anche: L’assemblea della Banca Popolare di Bari elegge i consiglieri e approva il bilancio

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