Opinioni
Le lettera delle pompe funebri contro "il tragico mercanteggio di salme"
di Mario Neri
Pubblicato il 2017-07-19
Pompe funebri in rivolta contro Zingaretti. Le due associazioni di categoria hanno pubblicato oggi un avviso a pagamento sul Messaggero per protestare contro l’appalto per la gestione delle camere mortuarie del Santo Spirito e del San Filippo Neri, che potrebbe diventare, secondo loro, “un tragico mercanteggio di salme” (puntini puntini puntini). Cosa succede? Si parla del […]
Pompe funebri in rivolta contro Zingaretti. Le due associazioni di categoria hanno pubblicato oggi un avviso a pagamento sul Messaggero per protestare contro l’appalto per la gestione delle camere mortuarie del Santo Spirito e del San Filippo Neri, che potrebbe diventare, secondo loro, “un tragico mercanteggio di salme” (puntini puntini puntini). Cosa succede? Si parla del business del caro estinto: chi gestisce le camere mortuarie si accorda, dietro pagamento di un compenso, per indicare ai parenti della persona morta una ditta che si occupi del funerale. Una pratica ancora in uso in tutti gli ospedali romani (e forse in tutti quelli d’Italia).
E allora gli operatori si rivolgono al presidente Nicola Zingaretti perché non ritengono adeguate le contromisure previste dall’appalto. Negli anni scorsi un’inchiesta della procura di Roma fu avviata dopo gli esposti di trentotto agenzie funebri che accusavano altre tre di fare cartello. Ora arriva l’appello al governatore: «Presidente Zingaretti, chiediamo pubblicamente il Suo aiuto! Ci dimostri che il Suo disegno di legge non è una mera operazione di facciata ma bensì un personale impegno a tutela della cittadinanza e delle imprese funebri serie, oneste e professionali, sperando che l’antipolitica non abbia ancora una volta la meglio».