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Il poliziotto della scorta di Salvini positivo al Coronavirus (il Capitano farà il tampone)
Alessandro D'Amato 07/03/2020
Il poliziotto era al fianco di Salvini a Roma e a Milano dove il capo della Lega ha partecipato una riunione operativa al palazzo della Regione Lombardia. Giovedì mattina c’è stata una riunione nel suo studio al Senato con Giorgia Meloni. Ora il Capitano deve fare il test del tampone
Un poliziotto che fa parte della scorta di Matteo Salvini è risultato positivo al test del tampone per il Coronavirus SARS-COV-2. Il poliziotto è adibito a seguirlo nell’automobile di supporto a quella che trasporta il leader della Lega. Per l’agente e i colleghi del suo turno è stato disposto l’isolamento. Lo riferisce lo staff di Salvini, ribadendo che quest’ultimo non è entrato in contatto con il poliziotto affetto da COVID-19.
Il poliziotto della scorta di Salvini positivo al Coronavirus (il Capitano farà il tampone?)
Secondo quanto riporta oggi Repubblica l’agente ha deciso di sottoporsi all’esame per “senso di responsabilità”, benché asintomatico, per la familiarità con una persona che per ragioni professionali rientrerebbe in una delle categorie a rischio. Il poliziotto era al fianco di Salvini in queste ultime giornate di impegni politici a Roma, prima del rientro a Milano dove il capo della Lega ha partecipato una riunione operativa al palazzo della Regione Lombardia. Giovedì mattina una riunione nel suo studio al Senato con Giorgia Meloni e Antonio Tajani, ieri mattina la conferenza stampa dei tre a Palazzo Madama per presentare le proposte del centrodestra per fronteggiare la crisi.
L’agente già nel pomeriggio è stato sottoposto all’isolamento previsto dai protocolli. Ma non appena la notizia è stata rilanciata, è esplosa la polemica. A sollevarla, a tempo di record e con veemenza, gli ex alleati del M5S. Più di altri, il viceministro allo Sviluppo, Stefano Buffagni: «La Salute dei cittadini è priorità del governo. Non si gioca sulla pelle degli italiani, ora sono certo finalmente che anche Salvini lo avrà capito, perché il virus è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica. L’Italia lotta unita».
È il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia a rincarare e invitare di fatto il leader della Lega a isolarsi per non mettere altri a rischio: «Invitiamo tutti coloro, compreso Salvini, che hanno avuto documentati contatti con persone positive al test a seguire pedissequamente le disposizioni e a non fare di testa propria, perché significherebbe mettere in pericolo i cittadini italiani. La salute viene prima del consenso elettorale». Scoppia il putiferio.
«Sto bene, non sono mai stato a contatto col ragazzo della polizia che potrebbe essere positivo. E ovviamente – spiega – farò tutto quello che le autorità sanitarie mi chiederanno di fare, come ogni altro cittadino. Chi riesce a fare polemica anche su una malattia, in alcuni casi arrivando ad augurarmi la morte, non merita risposta, al massimo un sorriso», fa sapere Salvini. È evidente però che gli altri agenti sono stati a contatto prima con lui e poi con lo stesso Salvini, quindi a scopo precauzionale il Capitano dovrebbe sottoporsi al test del tampone.
Salvini e il poliziotto della scorta positivo al Coronavirus
Scrive ancora Repubblica che nel pomeriggio, appena atterrato nello spettrale aeroporto di Linate (postato con selfie sui social), Salvini aveva raggiunto il presidente della Regione Attilio Fontana – già da giorni in isolamento dopo il caso della collaboratrice risultata positiva – per fare il punto sull’emergenza in Lombardia. “Come diceva Tonio a Renzo Tramaglino nei Promessi Sposi, ‘a chi la tocca… la tocca’. Il virus divide ed unisce e questo farà maturare ciascuno di noi solo quando comprenderemo che siamo sulla stessa barca. E credo che anche Salvini se ne stia rendendo conto. Non chiede permesso di soggiorno il virus. Davanti a lui siamo tutti uguali ed è questo che ci mette paura ma in fondo rende giustizia all’umanità”, dice intanto il deputato del M5S e medico Giorgio Trizzino all’Adnkronos.
Anche il viceministro allo Sviluppo Economico Stefano Buffagni è categorico: “La salute dei cittadini è priorità del governo. Non si gioca sulla pelle degli italiani, sono certo finalmente ora anche Salvini lo avrà capito, perché il virus, è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica. L’Italia lotta unita”. “In questa fase d’emergenza, come ho detto più volte, non esistono colori politici, ma bisogna essere uniti e compatti, governo e forze d’opposizione”. scrive, su Facebook, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Uno dei poliziotti della scorta di Matteo Salvini, un uomo delle nostre forze dell’ordine, un servitore dello Stato, è risultato positivo al test per il COVID-19. Il mio augurio è che stia bene e che si riprenda presto, lo stesso che ognuno di noi dovrebbe rivolgere ad ogni italiano che in questo momento si trova in difficoltà”, nota. “Rinnovo l’invito a tenere i toni bassi e alla responsabilità nazionale”, sottolinea.