Attualità
Polizia, assunzioni rinviate: adesso tagli e trasferimenti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-10-07
La voce sull’assunzione delle forze dell’ordine promessa da Salvini sparita dal decreto sicurezza. In compenso spunta un piano di trasferimenti
Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera fa sapere che le nuove assunzioni nelle forze dell’ordine promesse a gran voce dal ministro dell’Interno Matteo Salvini durante la campagna elettorale e negli ultimi giorni sono rinviate di due anni. E che c’è un piano del Viminale, ancora riservato,che prevede la redistribuzione degli uffici — con priorità per questure e commissariati — in tutta Italia:
Il primo annuncio è degli inizi di agosto. Il governo si impegna ad assumere ottomila persone: 1.953 poliziotti, 2.155 carabinieri, 1.125 finanzieri, 861 guardie penitenziarie, 1.300 Vigili del fuoco. Ma il ministro dell’Economia Giovanni Tria non controfirma il provvedimento per mancanza di fondi. Il 13 settembre, durante una visita a Bari, Salvini dichiara che «nel decreto sicurezza ci sarà un notevole incremento della spesa e degli uomini che combattono la mafia e gestiscono i beni confiscati alle cosche in tutta Italia».
Poi va oltre assicurando che nello stesso testo saranno comprese «le assunzioni straordinarie di 2.500 poliziotti e 1.500 Vigili del fuoco perché i soldi li stiamo trovando e il bello è che li recupereremo risparmiando più di 1 miliardo dall’immigrazione e dall’accoglienza a sbafo». Nel «pacchetto» controfirmato giovedì scorso dal Quirinale e pronto per l’esame del Parlamento, quella«voce» però non esiste.
In compenso ci sono altre sorprese allo studio del Viminale per le forze dell’ordine: proprio in queste ore i vertici deldipartimentostannomettendo a punto la riorganizzazione delle sedi con la supervisione del sottosegretario leghista Nicola Molteni. E scorrendo i numeri appare evidente che i conti non quadrano:
Roma, Milano e Napoli rimangono le città «guida» con un incremento complessivo del personale pari a 1.771. Sono 809 i nuovi agenti previsti per la capitale, 456 quelli che dovranno arrivare nel capoluogo lombardo, 506 in quello della Campania. Tutto questo provocherà riduzioni pesanti altrove. Durante la campagna elettorale i leghisti e i candidati della Lista «Noi con Salvini» avevano definito «irresponsabile la chiusura decisa dal governo dei posti di polizia».
Eppure a leggere le nuove tabelle sembra che sia proprio questo il destino di molte sedi, o comunque un ridimensionamento davvero forte. A Genova è stata prevista una riduzione di ben 428 persone, a Reggio Calabria si arriva a meno 224, a Latina si scende di 190, a Nuoro di 175. Tra le città che guadagnano ci sono invece Crotone (con più 152), Catania (più 146) e Brescia (più 131).