Non solo Green Pass sequestrato, ora Pippo Franco è anche indagato (insieme alla sua famiglia)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-04

L’ex numero uno del Bagaglino è finito al centro di un’inchiesta dei Nas sulle certificazioni verdi false a Roma

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Il sequestro del Green Pass – che secondo le indagini dei carabinieri del Nas è stato anche utilizzato per accedere all’interno di ristoranti ed eventi – è solo l’ultimo passo di quel che sta accadendo attorno a Pippo Franco. L’ex patron della compagnia teatrale del Bagaglino, infatti, risulta essere indagato nell’inchiesta che ha portato alla scoperta di un lungo elenco di false certificazioni verde che sarebbero state rilasciate da un odontoiatra che opera nella zona di Colli Albani, a Roma.

Pippo Franco, dopo il sequestro del Green Pass è stato anche indagato

Una vicenda partita da una perquisizione avvenuta nelle scorse settimane, quando i militari del Nucleo Antisofisticazione e Salute hanno effettuato una perquisizioni all’interno dello studio in cui lavora Alessandro Aveni. I numeri, infatti, non tornano. L’odontoiatra aveva ricevuto venti fiale di vaccino da somministrare ai suoi pazienti. Da ogni fiala, come noto, si possono ricavare sei dosi. Il conto è preso fatto: in quello studio potevano essere inoculate solamente 120 dosi. Ma dalle comunicazioni finite all’interno del sistema che genera i Green Pass, ne risultano ben 156.

Per questo motivo l’odontoiatra è stato indagato. Insieme a lui anche Antonio De Luca, un professore universitario – anche consulente presso il Tribunale di Roma – molto noto nella capitale, anche per le sue frequentazioni e feste con i Vip. Quest’ultimo è accusato (ma l’inchiesta dovrà confermare questo capo di imputazione) di esser stato il tramite tra personaggi del mondo dello spettacolo, professionisti ed ex magistrati e il medico per attestare le false vaccinazioni e, dunque, le false certificazioni verdi. Nove di queste, infatti, risultano esser state sequestrate nella giornata di ieri e rese non più valide (con la cancellazione dai sistemi informatici).

Tra di loro c’è anche quella di Pippo Franco. E non solo, visto che insieme all’ex numero uno del Bagaglino sono stati indagati anche i suoi familiari. Intervistato dal quotidiano La Repubblica, l’avvocato Benedetto Giovanni Stranieri, che rappresenta l’attore e la sua famiglia, dice che i suoi assistiti fossero all’oscuro di tutto ed estranei alla vicenda: “Non sapevamo nulla. Adesso cercheremo di capire. Non so quali elementi hanno gli inquirenti per ritenere che il certificato sia falso”, dice adesso Benedetto Giovanni Stranieri, l’avvocato che difende Franco e famiglia.

(Foto IPP/Cavaliere Emiliano)

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