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Sorpresa! Per Pio e Amedeo Salvini è intelligente | VIDEO

neXtQuotidiano 05/05/2021

Amedeo Grieco (del duo Pio e Amedeo) è stato intercettato da un’inviata di Di Martedì e ha ribadito la sua posizione nei confronti del linguaggio del politicamente corretto attaccando la sinistra ed esaltando il leader della Lega che li ha sostenuti

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Nessun passo indietro. Pio e Amedeo, finiti nel mirino delle critiche per via di quel loro “discorso” sul politicamente corretto andato in scena nell’ultima puntata di “Felicissima Sera”, la loro trasmissione su Canale 5, non hanno alcuna intenzione di chiedere scusa dopo il pandemonio che si è venuto a creare. Anzi, proseguono nella loro “battaglia” sul linguaggio sottolineando – ancora una volta – come a contare debbano essere le intenzioni e non le parole utilizzate. E tirano in ballo anche la politica, sottolineando come la condivisione social fatta da Matteo Salvini sia simbolo dell’intelligenza del leader della Lega.

Pio e Amedeo si difendono e dicono che Salvini è intelligente

A parlare ai microfoni di Di Martedì è stato Amedeo Grieco, mentre Pio D’Antini era collegato via telefono nel momento in cui l’inviata della trasmissione di Giovanni Floris faceva loro le domande sulla polemica iniziata la scorsa settimana. Il loro discorso parte da quella trasferta in Russia – durante una delle edizioni di Emigratis, su Italia 1 – in compagnia di Vladimir Luxuria. Un viaggio in un Paese dove i diritti per gli omosessuali (e non solo) sono quasi inesistenti. E loro, dicono, hanno fatto questo viaggio per raccontare quella realtà “mentre gli altri mettono le bandiere arcobaleno su Instagram”.

Poi si torna a parlare di quel discorso andato in onda venerdì sera nel corso dell’ultima puntata della loro trasmissione: “Il nostro monologo parte dall’idea di disinnescare la carica emotiva di quelle parole”. La linea “difensiva”, dunque, è sempre la stessa: si dà troppo peso alle parole, ma quel che conta è l’intenzione con cui si pronunciano. E c’è spazio anche per la polemica politica: “La sinistra ci va contro perché ci ha retwittato Salvini, che però evidentemente è una persona intelligente”. E il leader della Lega, di fatto, ha condiviso più di un post sui social dedicato a Pio e Amedeo.

Cosa non ha capito il duo comico

La linea difensiva del duo-comico pugliese, dunque, è la stessa pubblicata ieri sui loro canali social. Ma c’è una cosa che, forse, sfugge a Pio e Amedeo. Il discorso che viene fatto quando si parla di parole da non pronunciare (soprattutto perché la televisione, così come tutti i media, ha un impatto molto invasivo a livello culturale) è di stampo educativo e fattuale. La “liberalizzazione” di termini gergali con riflessi discriminatori viene assorbita dalla società. Se per quel che riguarda gli adulti siamo certi (anche se le evidenze raccontano una storia differente) che ci sia un elevato senso critico nella scelta delle parole da usare, nei più piccoli la questione è molto delicata. Non mancano (ne sono piene le pagine dei giornali) episodi di bullismo a sfondo omofobo (o anche razzista) nei confronti dei minori da parte di minori. Atti che accadono anche nelle scuole. La televisione, i media e tutto il circo che gira attorno a questi due potentissimi strumenti, hanno un forte valore educativo. Insegnare ai più giovani quali parole non utilizzare perché lesive della dignità e della libertà altrui (perché, a differenza di quel che si dice, la Costituzione difende la libertà di pensiero ma con un limite: ovvero fino a quando la mia libertà non invada quella degli altri) è un dovere morale. E non c’è nessun bavaglio ai comici che, forse, potrebbero sfruttare l’occasione per rinverdire un repertorio vecchio e stantio, edulcorando i loro monologhi-dialoghi dalle volgarità.

(foto e video: da Di Martedì, La7)

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