Attualità
La fine che ha fatto Pietro Diomede, il “comico” di Zelig che ha insultato Carol Maltesi
neXtQuotidiano 30/03/2022
Il comico di Zelig Pietro Diomede ha parlato in toni inaccettabili della morte di Carol Maltesi, e il programma ha deciso di escluderlo
Ancora fino a poche ore fa, il comico Pietro Diomede era convinto che si sarebbe esibito il 12 aprile sul palco di Zelig a Milano “con un monologo devastante”. Ma non sarà così: alla luce della sua “battuta” sulla morte di Carol Maltesi lo show ha deciso di prendere formalmente le distanze da lui.
La fine che ha fatto Pietro Diomede, il “comico” di Zelig che ha insultato Carol Maltesi
Che il cadavere di una Pornostar fatto a pezzi venga riconosciuto dai tatuaggi e non dal diametro del buco del culo non gioca a favore della fama della vittima.#CharlotteAngie #carolmaltesi #DavideFontana
— Pietro Diomede (@PDUmorista) March 29, 2022
Dopo l’uscita che ha generato una vasta indignazione visti i toni e la scabrosità di quanto accaduto alla donna, uccisa – per sua stessa confessione – dall’ex fidanzato, ha aggiunto un’ulteriore considerazione: “La prima volta che ho sentito l’espressione ‘Gioco erotico finito male’ è stata al mio battesimo”. Gli è andata male, però: Zelig ha fatto sapere: “Abbiamo ricevuto segnalazioni in seguito al tweet di un artista che avrebbe dovuto esibirsi presso lo Zelig il 12 Aprile. Ci dissociamo completamente da quel Tweet, che disapproviamo nella maniera più assoluta. Di conseguenza, l’artista è stato escluso dalla programmazione Zelig”.
Abbiamo ricevuto segnalazioni in seguito al tweet di un artista che avrebbe dovuto esibirsi presso lo Zelig il 12 Aprile. Ci dissociamo completamente da quel Tweet, che disapproviamo nella maniera più assoluta. Di conseguenza, l’artista è stato escluso dalla programmazione Zelig.
— Zelig Official (@Zelig_Official) March 30, 2022
In tanti avevano chiesto al programma di prendere provvedimenti dopo aver letto il tweet e hanno accolto con soddisfazione la notizia. Moltissimi avevano inizialmente commentato con osservazioni indignate facendo notare come quanto detto non facesse assolutamente ridere e non si potesse neanche qualificare come “humor nero”, per il quale servirebbero ben altre capacità.
La battaglia si è giocata anche sul piano delle segnalazioni a Twitter per contenuti inappropriati: al momento il messaggio è ancora presente sul profilo di Diomede, in attesa di una decisione dei moderatori del social.