Economia

Piccoli prestiti in aumento: ecco quando richiederne uno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-30

In molti casi un piccolo prestito è la soluzione giusta per riequilibrare lo stato delle proprie finanze personali, ma in altri casi si tratta si può benissimo evitare di ricorrere al credito. L’importante è conoscere alcuni principi fondamentali della gestione del denaro,

article-post

L’accesso al microcredito per i privati, cioè i piccoli prestiti, è diventato più facile con il passare degli anni. Merito soprattutto di internet, che ha visto la nascita di diverse realtà online dedicate ai finanziamenti di somme inferiori a 5.000 euro. Semplicemente utilizzando un computer, oggi, è possibile attivare un prestito in meno di 24 ore e vedersi accreditati i fondi direttamente sul conto corrente entro la fine della settimana.

Il fatto che si possa, non significa necessariamente che tu debba farlo. In molti casi un piccolo prestito è la soluzione giusta per riequilibrare lo stato delle proprie finanze personali, ma in altri casi si tratta si può benissimo evitare di ricorrere al credito. L’importante è conoscere alcuni principi fondamentali della gestione del denaro, che snoccioleremo in questa pagina affinché tu possa prendere una decisione più consapevole ed informata.

Quando richiedere un piccolo prestito personale

Ci sono delle circostanze in cui richiedere un prestito è la cosa migliore che si possa fare. Sono, in particolare, tutte quelle situazioni in cui la cifra finanziata serve a produrre, al netto degli interessi, una somma ancora maggiore di denaro; in altri casi, quelle situazioni da cui non si può uscire senza un’iniezione istantanea di liquidità. Vediamole più nello specifico partendo dallo studio relativo ai piccoli prestiti personali online, realizzato dai professionisti di ipiccoliprestiti.com .

1. Per avviare un’attività in proprio
Ci sono delle attività che necessitano di capitali piuttosto bassi per poter cominciare a funzionare. In ogni caso bisogna mettere in preventivo le spese per il commercialista, la camera di commercio ed un minimo di attrezzatura. Anche un giardiniere o un copywriter devono avere un minimo di capitale per avviare la propria attività. In questo caso richiedere un piccolo prestito personale può essere la scelta migliore, proprio perché serve a produrre una somma maggiore di quella che viene finanziata.
2. Per formarsi di più
La formazione è fondamentale in qualsiasi professione, ed in molti casi la si può acquistare partecipando ad eventi, frequentando corsi o studiando materiale che deve essere prima comprato. Le risorse più avanzate, specialmente i corsi, possono avere un costo abbastanza elevato e sostenere l’uscita di cassa in un unico momento può rivelarsi problematico. Allo stesso tempo il valore della formazione è innegabile: soltanto studiando e apprendendo continuamente si può rimanere competitivi sul mercato del lavoro e sul mercato di qualsiasi prodotto o servizio. Anche se indirettamente dunque, questo tipo di debito può comunque aiutare a guadagnare di più attraverso l’utilizzo di quelle competenze.
3. Per gestire i flussi di cassa non
Qualche volta una grande spesa asciuga il nostro conto corrente, ed in questo caso un piccolo prestito è quasi una scelta obbligata. Può succedere perché abbiamo comprato una macchina, sostenuto delle particolari spese mediche o per svariati altri motivi; in ogni caso, se rimaniamo con una liquidità insufficiente a far fronte alle spese quotidiane è evidente che in attesa delle prossime entrate dovremo avere una fonte a cui attingere del denaro. L’importante è non ritrovarsi già con l’acqua alla gola per via di altri finanziamenti in corso: in questo caso, come vedremo meglio nel paragrafo dedicato, è assolutamente sbagliato pensare di ricorrere nuovamente al debito, anche solo con un piccolo prestito.

Quando non richiedere un piccolo prestito

In altre situazioni è meglio evitare di ricorrere al debito, perché la mancanza di liquidità unita alle rate del finanziamento può diventare problematica. Vale anche per chi ha un lavoro a tempo indeterminato e può comunque confidare nel fatto che l’azienda esisterà abbastanza a lungo da permettergli di ricevere la busta paga fino alla scadenza delle rate del finanziamento.
C’è comunque da dire che non essendo prestiti di lungo termine e con somme elevate, a differenza del mutuo sulla prima casa, non bisogna essere così tanto rigorosi nel valutare se fare o non fare questo tipo di operazione. Va valutata, senza dubbio, ma possiamo ritenere a ragion veduta che non sia la più pericolosa delle vicende finanziarie in cui una persona può incorrere.
1. Per finanziare vacanze e altri piaceri personali
Chi si trova a corto di liquidità dovrebbe pensare in primo luogo, e quasi esclusivamente, a ripristinare la consistenza del suo conto corrente. Questo significa in primo luogo evitare le spese inutili, come quelle per una vacanza o una nuova moto, un abbonamento ad un servizio di tv satellitare a pagamento e via dicendo. Finanziare una situazione del genere con il debito non vorrebbe dire altro che ritrovarsi in una situazione ancora più complicata, perché insieme al conto corrente vuoto ci sarebbero da pagare le rate del finanziamento.
2. Per fare operazioni rischiose
Le operazioni ad alto rischio, come l’acquisto di azioni o di altri strumenti finanziari imprevedibili, devono essere finanziate con i propri risparmi. Qualcuno utilizza addirittura i piccoli prestiti per affittare case nella speranza di poterle sub-affittare, colpa di vari corsi di formazione poco seri che insegnano questa “strategia per fare soldi”. Se il conto è vuoto, finanziare operazioni rischiose dovendo pagare le rate può portare ad una completa situazione di insolvenza.
3. Per ripagare altri debiti
Questa è una situazione tipica di quando si è esagerato in passato con i finanziamenti, per cui ora le rate bussano alla porta e sul conto non ci sono abbastanza soldi per poter pagarle insieme alle proprie spese quotidiane. L’unica soluzione è quella di fare un’estensione dei finanziamenti in corso per abbassare le rate, sforzarsi di lavorare di più per creare maggiori entrate ed uscire da questa sgradevole situazione il prima possibile. Invece è sbagliato pensare di avere una boccata d’ossigeno da un nuovo finanziamento, perché pochi mesi dopo l’effetto-boomerang delle rate renderà ancora peggiore la situazione. Queste sono alcune considerazioni fatte a fronte di teoria e pratica; non sono soltanto le sane abitudini della finanza personale, ma anche e soprattutto l’osservazione dei casi di tante persone che portano a trarre queste conclusioni. Speriamo che gli spunti di questa guida ti possano aiutare a valutare meglio lo stato delle tue finanze e la validità di un prestito personale nel tuo caso specifico.

Potrebbe interessarti anche