Qual è il piano B di Mattarella se Draghi non ce la fa?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-02-04

Cosa succederebbe se Draghi non riuscisse nel suo intento e rimettesse l’incarico accettato con riserva nelle mani del presidente della Repubblica?

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Draghi balla sui numeri che in Parlamento gli consentirebbero di avere la fiducia. Ancora in questo momento dubbi ed incertezze scuotono i partiti che hanno governato con Conte ma anche quelli del centrodestra all’opposizione. Cosa succederebbe se l’ex numero uno della BCE non riuscisse nel suo intento e rimettesse l’incarico accettato con riserva nelle mani del presidente della Repubblica? Secondo il Fatto la possibilità che Conte torni in gioco sono nulle. La palla passerebbe a un tecnico che avrebbe il solo compito di traghettare la legislatura alle elezioni. I nomi sono quelli di Marta Cartabia e Luciana Lamorgese:

Al punto che già dalla notte precedente all’incarico di ieri, Mattarella avrebbe fatto un esplicito riferimento al piano B in caso di fallimento del super-economista: conferire un incarico a Cartabia o Lamorgese – due donne, la prima ex presidente della Consulta, la seconda ministro dell’Interno – per un esecutivo elettorale con le urne a giugno. L’av – vertimento è rivolto soprattutto ai “p a s ra d a n” pentastel – lati di Giuseppe Conte. Se i Cinque Stelle pensano che il fallimento di Draghi porti a una nuova possibilità per un terzo governo dell’Av v o c at o sbagliano di grosso, fanno trapelare dal Quirinale. Draghi è qui e ora e va sostenuto.

L’eventuale esecutivo elettorale guidato da Cartabia o Lamorgese è uno scenario riportato anche da altri retroscenisti. Un modo per dire che la ricreazione è finita: è l’ora di smettere di giocare per tutte le forze politiche. O così o elezioni: con tutte le incognite del caso.

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