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La dipendente del comune di Pianiga positiva e i dieci in quarantena
neXtQuotidiano 23/07/2020
Il suo caso è stato contato nel bollettino di Azienda zero, che ieri contava di quattordici nuovi casi nel Veneziano. Tre i contagiati accertati nell’Ulss 4, per quanto riguarda gli altri 10, invece, dovrebbe trattarsi di riclassificazioni di altre aziende sanitarie
Dieci dipendenti del comune di Pianiga in provincia di Venezia sono in quarantena mentre una impiegata dell’Ufficio Anagrafe si è scoperta positiva al Coronavirus SARS-COV-2 anche se asintomatica. Il suo caso è stato contato nel bollettino di Azienda zero, che ieri contava di quattordici nuovi casi nel Veneziano. Tre i contagiati accertati nell’Ulss 4, per quanto riguarda gli altri 10, invece, dovrebbe trattarsi di riclassificazioni di altre aziende sanitarie perché all’Ulss 3 Serenissima non risulterebbero.
La dipendente del comune di Pianiga positiva e i dieci in quarantena
Spiega oggi il Gazzettino che la donna non è stata contagiata nel comune: «Ha contratto il virus fuori dal municipio, a casa – spiega il sindaco di Pianiga, Federico Calzavara – i colleghi sono stati messi in quarantena preventiva, ma sono tutti risultati negativi al tampone». Nove persone in tutto: i sei dipendenti dell’anagrafe e altri tre che erano venuti in contatto con la collega. La donna è in quarantena a casa (a Vigonza, dove risiede) così come gli altri, che per almeno 15 giorni non potranno tornare al lavoro. «Non abbiamo chiuso gli uffici, siamo riusciti a rimanere operativi – precisa il primo cittadino – abbiamo sanificato il municipio e mantenuto gli uffici aperti».
Per quanto riguarda i tre casi legati all’Azienda sanitaria del Veneto Orientale, si tratta di persone residenti nell’area dell’entroterra, dunque tra il Sandonatese e il Portogruarese. Sul litorale invece nessun altro caso. Ma tra quelli segnalati, per la prima volta nella zona territoriale dell’Ulss4, c’è anche una persona “ripositivizzata”, ovvero che era già stata contagiata dal Covid e che era guarita come avevano dimostrato i tamponi a cui si era sottoposta. Un nuovo tampone invece ha dato esito positivo, tanto da costringere i tecnici del Dipartimento ad avviare ulteriori screening. Massima, inoltre, l’attenzione alla Croce rossa di via Levantina. Ieri è stato ribadito che la situazione è sotto controllo e che non risultano altri contagiati tra gli 85 richiedenti asilo in isolamento. Se la struttura è presidiata giorno e notte dalle forze dell’ordine e da una pattuglia di militari dell’esercito, l’Ulss4 e la prefettura stanno predisponendo il compimento del tampone di metà quarantena a tutti i richiedenti asilo in modo da valutare l’evolversi della situazione.
«Possiamo dire che all’interno del nostro centro – ribadisce Francesco Bosa, presidente Regionale della Croce Rossa – la situazione è ampiamente sotto controllo, tutti stanno rispettando l’isolamento. Ora stiamo aspettando che l’Ulss effettui il secondo tampone per valutare l’evolversi della situazione tra chi era risultato negativo e ora si trova in isolamento preventivo. Noi stiamo monitorando con estrema attenzione la situazione, al nostro interno ci sono due medici e misuriamo la temperatura a tutti tre volte al giorno. Inoltre abbiamo raggiunto un accordo con un’azienda specializzata, per effettuare la sanificazione del centro ogni giorno, naturalmente tutto questo si va ad aggiungere all’utilizzo dei vari dispositivi e al rispetto del distanziamento sociale».