Attualità

Peter Hellweger, il vigile del fuoco che ha salvato il bimbo di 4 mesi dalle acque gelide del Lago di Braies

neXtQuotidiano 19/04/2022

Il piccolo aveva una temperatura di circa 26 gradi dopo che quella lastra di ghiaccio ha ceduto sotto il peso della sua famiglia

article-post

La tragedia è stata scongiurata grazie all’interno della squadra dei Vigili del Fuoco che è riuscita a salvare la vita a tutte e 8 le persone finite nelle acque gelide del lago di Braies, in Alto Adige, mentre stavano attraversando quella lastra di ghiaccio che si era creata in superficie per via delle bassissime temperatura. Salvo, anche se resta ricoverato in ospedale, anche il bimbo di 4 mesi andato in ipotermia dopo esser caduto in quelle stesse acque. Salvo grazie all’interno dei Vigili del Fuoco e del Vice-comandante provinciale del corpo, Peter Hellweger, che lo ha estratto da lì e lo ha prontamente soccorso.

Peter Hellweger, l’uomo che ha salvato il bimbo nel Lago di Braies

Lo stesso Vigile del Fuoco ha raccontato a Il Corriere della Sera quelle fasi concitate del suo intervento e di quello della sua squadra.

“Quando l’ho preso in braccio era freddissimo, aveva gli occhi aperti ma sembrava non sentire nulla: povero bambino, è stato in acqua mezz’ora, acqua gelida, due tre gradi. Lui aveva 26 di temperatura corporea, bassissima. Chi stava peggio era il bambino ma anche i genitori erano messi male. Non riuscivano a muoversi, non sentivano”.

Il piccolo, di soli 4 mesi, è stato trasporto d’urgenza (insieme alla sua famiglia) in ospedale con l’elisoccorso. Al momento non sembra essere in pericolo di vita, ma occorrerà attendere altri giorni per valutare al meglio le sue condizioni. Perché quelle acque gelide hanno mandato in ipotermia severa il suo piccolo corpo.

Lo stesso Peter Hellweger ha raccontato di come anche un altro ragazzo, nel tentativo di aiutare la famiglia in difficoltà, si sia gettato nelle gelide acque sotto a quella lastra di ghiaccio sulla superficie del Lago di Braies, finendo in ipotermia. Il vice-comandante provinciale dei Vigili del Fuoco ha poi spiegato di non aver mai visto così tanti episodi simili in quella zona, nonostante lui lavori e controlli proprio quello specchio d’acqua dolomitico. Perché anche nei giorni precedenti altre persone erano state soccorse, per lo stesso motivo. E il sindaco non riesce a contenere questo fenomeno:

“Io non so più cosa fare. Ho fatto installare cartelli ovunque lungo la riva, per avvisare del pericolo. Ma penso che il rischio sia evidente di suo, non dovrebbero essere necessari i cartelli: è come consigliare davanti a un grande falò di non mettere le mani nel fuoco. Ma noi li abbiamo comunque messi. Così come ho disposto il divieto di percorrere la passeggiata attorno al lago, perché ci sono molti tratti ghiacciati”.

Nonostante i controlli, dunque, quel luogo è diventato affollatissimo di turisti che non seguono le regole. Secondo alcuni abitanti del luogo, la “responsabilità” è della calamita mediatica che sta attirando moltissime persone sul lago di Braies. Quel luogo, infatti, fa da sfondo alla serie Tv “Un passo dal Cielo” con Terence Hill.

Potrebbe interessarti anche