Persino Cacciari si è stancato delle “sciocchezze” di Freccero sulla guerra in Ucraina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-04-05

Paragoni e negazionismi andati in scena nel corso dell’ultima riunione della Commissione DuPre hanno fatto calare il gelo tra i partecipanti

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Il negazionismo fuori da ogni logica di Carlo Freccero sulla guerra in Ucraina ha fatto sobbalzare dalla sedia anche Massimo Cacciari che condivide con lui (e altri) quel palcoscenico mediatico denominato “Commissione Dupre”. L’aver messo in dubbio la veridicità delle immagini che arrivano da Kyiv e dintorni – tra attacchi missilistici, vittime – ha provocato una forte ondata di indignazione (e nel gioco delle parti social anche tanto apprezzamento da parte dei negazionisti) che ha scosso anche i membri di quella Commissione che una volta si occupava solamente di fare propaganda no vax.

Cacciari è stanco delle “sciocchezze” di Freccero sulla guerra in Ucraina

Intervistato da Il Corriere della Sera, Massimo Cacciari ha deciso di etichettare quelle esternazioni con parole di riprovazione e rispedendole al mittente.

“Non sono per nulla d’accordo con questa e altre cose dette da Freccero. Il comitato DuPre non è un partito. Ciascuno può dire quello che vuole, io sono libero di bollare come sciocchezze le cose che ritengo tali”.

Insomma, non tutto quel che viene detto dal Commissioni “Dubbio e Pregiudizio” è condiviso da tutti i membri che ne fanno parte. Perché durante il loro ultimo evento al quale ha preso parte anche il professore di sociologia della Luiss – Alessandro Orsini – anche Ugo Mattei ha detto cose che non sono state apprezzate dall’ex sindaco di Venezia, come le analogie tra le strategie anti-Covid e la guerra della Nato.

“Se ci si riferisce al modo in cui queste crisi sono state affrontate, possiamo discutere. Col Covid non poteva scoppiare la Terza guerra mondiale, con l’invasione dell’Ucraina sì. Certo, la gestione dell’emergenza Covid e alcuni provvedimenti di politica sanitaria non mi hanno affatto convinto, come non mi convincono le decisioni prese sull’onda dell’emergenza. Ma non andrei oltre ed eviterei paragoni assurdi”.

Paragoni assurdi e “sciocchezze” a cui, però, è stato dedicato ampio spazio.

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