Perché la pizza margherita è vietata a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-20

I laboratori di panificazione di Roma possono realizzare “pane, grissini” ma anche “pizze e focacce sia bianche (semplici o condite con olio e rosmarino) sia rosse (condite al pomodoro ed olio)”. E poi dolci ma solo di “pasticceria secca”. Ma non possono produrre “la pizza condita e farcita diversamente”

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I laboratori di panificazione di Roma possono realizzare “pane, grissini” ma anche “pizze e focacce sia bianche (semplici o condite con olio e rosmarino) sia rosse (condite al pomodoro ed olio)”. E poi dolci ma solo di “pasticceria secca”. Ma non possono produrre “la pizza condita e farcita diversamente”. Può sembrare forse una regolamentazione eccessivamente dettagliata in questi giorni di emergenza legati alla prevenzione dal coronavirus, ma nei giorni scorsi uno dei vice comandanti della Polizia Locale del Campidoglio ha precisato queste disposizioni in una circolare esplicativa.

Perché la pizza margherita è vietata a Roma

Il testo prevede un paragrafo dedicato ai laboratori di panificazione. Il testo fornisce una interpretazione uniforme alle norme più generiche dei giorni scorsi che dispongono regole temporanee per le attività di somministrazione del cibo e da asporto. Di fatto alla base del provvedimento, a quanto si apprende, c’è la volontà di impedire assembramenti di fronte ai forni notturni non consentendo che si trasformino in una alternativa alle tradizionali pizzerie da asporto. Il provvedimento è comunque una circolare che non prevede sanzioni nel caso di inottemperanza delle disposizioni. A proposito della margherita si dice:

Si conferma che l’attività di laboratorio di panificazione può essere esercitata. Tale attività comprende oltre alla preparazione di vari tipi di pane e grissini, anche la preparazione di pizza e focacce tipiche di panificazione sia bianche (semplici o condite con olio e rosmarino) sia rosse (condite al pomodoro ed olio) e di pasticceria secca. Non si deve considerare compresa la pizza condita e farcita diversamente. Si ribadisce che nello svolgimento dell’attività non può essere mai consentito il consumo sul posto, né, ovviamente, alcuna altra forma di somministrazione.

pizza margherita vietata a roma

La circolare è firmata da Massimo Ancillotti, vicecomandante della polizia municipale di Roma. Intanto si assiste anche a una inversione di tendenza nei supermercati dove gli acquisti di piatti pronti take away calano addirittura del 18% ma il crollo arriva al 27% per i prodotti della rosticceria mentre è boom per il “fai da te” casalingo. E’ quanto segnala la Coldiretti sulla base dei dati del mondo Coop dell’ultima settimana rispetto alle due precedenti. Si tratta di un andamento della spesa che non si era mai registrato in passato dettato soprattutto dall’esigenza di passare il tempo fra le mura domestiche per le limitazioni alle uscite imposte dalle misure restrittive anti pandemia che ha spinto prepotentemente al ritorno della cucina casalinga fai da te. Lo dimostra – precisa la Coldiretti – l’aumento degli acquisti di lievito di birra (+122%) di farina (+90%), di mozzarella anche per fare la pizza (+25%) di latte Uht (+21%), le conserve di pomodoro (+17%), zucchero (+9%) nello stesso arco di tempo. Si è tornati a preparare dolci, pane e pasta fatta in casa secondo una tradizione che appassiona oggi quasi una famiglia su tre (32%) secondo l’indagine Coldiretti Ixè che evidenzia peraltro che l’82% degli italiani cerca di acquistare prodotti made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.

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