“Non è stata colpa sua, siamo pronti ad abbracciarla”, parla il padre del piccolo travolto e ucciso nell’asilo de L’Aquila

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-20

Mentre proseguono le indagini per chiarire cosa è successo mercoledì pomeriggio, il padre del piccolo Tommaso “assolve” la donna che aveva parcheggiato quell’automobile che poi è piombata sull’asilo

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Il dolore è forte. Quel bambino strappato alla vita a soli 4 anni, travolto da un’automobile fuori controllo (e senza guida) che ha percorso quella discesa e si è abbattuta sul cortile di quella scuola dell’Infanzia de L’Aquila dopo aver sfondato la recinzione, è il simbolo di un’immane tragedia per la sua famiglia e per tutta la comunità. Ma oggi, a due giorni da quell’incidente che ha provocato la morte di suo figlio Tommaso, Patrizio D’Agostino “assolve” la donna proprietaria di quella Volkswagen Passat.

Patrizio D’Agostino, parla il padre del bimbo travolto e ucciso all’asilo

Intervistato dal quotidiano La Repubblica, l’uomo ha raccontato cosa è successo quel giorno e la scena che si è trovato davanti ai suoi occhi dopo esser arrivato davanti all’asilo frequentato da suo figlio. Lui era a casa, in un appartamento che si affaccia proprio sulla strada che porta alla scuola dell’infanzia. A un certo punto, poco prima delle 15, ha sentito le grida e poi quel rumore sordo che lo ha spinto a uscire di casa insieme a sua moglie perché aveva capito quel che poi ha visto con i propri occhi: qualcosa era successo all’interno di quella struttura in cui si trovava il figlio.

La corsa sul posto e quella scena macabra, già raccontata dai primi soccorritori. Suo figlio, il piccolo Tommaso, era stato colpito in pieno da quell’automobile e aveva perso i sensi, oltre a presentare gravi ferite su tutto il corpo. Il personale del 118 ha provato a rianimarlo, ma la vita di quel piccolo bambino si è spenta nella corsa disperata verso l’ospedale. Colpito da quell’automobile che, per motivi ancora da accertare, ha percorso quella discesa guadagnando velocità dopo esser stata parcheggiata da una donna, una mamma di due gemelline che frequentavano lo stesso asilo del piccolo Tommaso. E Patrizio D’Agostino non vuole incolpare quella donna:

“È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini non c’entra nulla, non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso”.

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