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Patrizio Cinque (M5S) indagato a Bagheria
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-09-20
Le ipotesi di reato sono abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio rifiuti. Indagato anche l’assessore all’ambiente. Lui dice che è un’inchiesta ad orologeria, poi l’ufficio stampa smentisce
Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque è indagato per abuso d’ufficio e rifiuto o omissione di atti d’ufficio, rivelazione di segreto d’ufficio e turbativa d’asta nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio rifiuti. In totale gli indagati sono 21. La Repubblica Palermo scrive inoltre che a Cinque i carabinieri hanno notificato la misura cautelare dell’obbligo di firma. L’inchiesta ruoterebbe attorno a due vicende: la gara per il noleggio degli automezzi impiegati nella raccolta dei rifiuti e un abusivo edilizio contestato a un familiare del sindaco. Relativamente a questa seconda vicenda Cinque sarebbe indagato per violazione del segreto d’ufficio e omissione di atti d’ufficio.
Patrizio Cinque indagato a Bagheria
L’inchiesta riguarda anche l’abusivismo edilizio. Nel giorni scorsi Cinque è finito le polemiche per un presunto ammorbidimento della linea M5S sugli abusi edilizi. Una storia di case abusive (che riguardava anche la sua famiglia) ha portato alle dimissioni di un suo assessore dopo i servizi delle Iene. Nei mesi scorsi aveva annunciato anche di voler sospendere gli stipendi ai dipendenti comunali. Questa mattina il consiglio comunale di Bagheria era riunito quando è arrivata la notizia dell’indagine: la seduta è stata sospesa per l’assenza di gran parte della delegazione grillina. Cinque, eletto nel 2014, è uno dei nove sindaci siciliani di 5Stelle, è un ex collaboratore del gruppo parlamentare dei grillini all’ARS ed è molto vicino al candidato governatore di M5S Giancarlo Cancelleri. La magistratura ha disposto una serie di misure cautelari tra cui 14 obblighi di firma, due divieti di dimora nella cittadina alle porte di Palermo e una interdizione dai pubblici uffici.
Il senatore Francesco Campanella, ex parlamentare del M5s oggi di Art. 1 MDP, va all’attacco: «Due anni fa – ricorda Campanella – proprio sul sistema degli appalti diretti per i rifiuti ho presentato un’interrogazione parlamentare e un esposto in Procura della Repubblica di Palermo. Qualcosa si smuove a Bagheria. Troppo spesso il sindaco Cinque si è sentito inattaccabile e l’onestà l’ha esercitata a suo modo, diciamo adattandola ai propri interessi». Le indagini sarebbero scattate dopo alcuni esposti presentati un paio di anni fa in Procura. Nell’indagine sarebbe coinvolto anche l’ex commissario straordinario della provincia di Palermo, Manlio Munafò.
Le accuse a Patrizio Cinque, M5S Bagheria
L’inchiesta che coinvolge il sindaco grillino di Bagheria Patrizio Cinque, a cui oggi il gip di Termini Imerese ha notificato la misura dell’obbligo di firma, trae spunto dalla denuncia della dirigente del Comune Laura Picciurro su un affidamento diretto, nel 2015, da parte dell’amministrazione comunale, alla ditta Tech del servizio di raccolta e trasferimento dei rifiuti in discarica e negli impianti di recupero per un importo di 3 milioni di euro. La dirigente denunciò irregolarità nell’assegnazione del servizio con la procedura della somma urgenza alla società subentrata al Coinres. Il caso venne discusso anche dalla commissione regionale Antimafia che sentì sia Cinque che la dirigente. Il sindaco sarebbe indagato per turbativa d’asta e abuso d’ufficio insieme a una ventina di dirigenti e funzionari comunali.
Nell’inchiesta è finita anche la vicenda, già nota alle cronache, della casa abusiva del suocero della sorella di Cinque. Il sindaco risponde in questo caso di violazione del segreto d’ufficio in concorso con l’ispettore della polizia municipale Domenico Chiappone. Quest’ultimo gli avrebbe rivelato l’esistenza di un’inchiesta della Procura di Termini sull’immobile abusivo. La procura aveva contestato a Cinque anche l’omissione di atti d’ufficio che il gip, però, non avrebbe ritenuto sussistente.
Per Cinque è un attacco ad orologeria, anzi no
Patrizio Cinque, come un Berlusconi qualsiasi, va all’attacco della magistratura: “E’ un attacco ad arte, un attacco ad orologeria si mette dentro di tutto per attaccare un sindaco e un’amministrazione Cinque stelle a meno di due mesi dalle elezioni regionali”. Il sindaco aggiunge: “Siamo sereni, abbiamo sempre fatto ogni scelta alla luce del sole e per il bene della comunità e della città”. In una nota riportata dall’ANSA Patrizio Cinque spiega che “nello specifico le indagini vertono su bandi di gara che riguarderebbero il noleggio di automezzi per la raccolta dei rifiuti”, e per quanto concerne il capo di imputazione contro il sindaco l’affidamento della gestione del palazzetto dello sport di Bagheria di proprietà della Provincia e un abuso edilizio di un parente del primo cittadino. “Voglio assicurare che tutti i dipendenti che sono coinvolti nell’inchiesta sono tutte ottime persone, ligie al dovere, stavano solo espletando le consuete procedure e stiamo valutando di mettere a disposizione di tutti i dipendenti coinvolti l’avvocato comunale dal momento che questo è un attacco al Comune tutto”, sostiene.
EDIT: Il sindaco M5S di Bagheria Patrizio Cinque, indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio dei rifiuti precisa, a quanto si apprende, che da lui non è partito alcun attacco alla magistratura. La precisazione del sindaco fa riferimento ad una nota, si sottolinea in ambienti M5s, diffusa per errore.