Il parto in casa «secondo natura»

di Chiara Lalli

Pubblicato il 2014-09-21

Ovvero: «nascere nell’intimità familiare, secondo natura». «Negli ultimi tempi sempre più donne vorrebbero vivere il parto da protagoniste, in un’atmosfera di intimità e fiducia, per vivere la nascita del proprio bambino con consapevolezza e presenza». Se anche voi volete essere protagoniste e consapevoli, libere dai pregiudizi e dalle paure, non potete perdervi l’appuntamento imminente con Malvagna. «Secondo, …

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Ovvero: «nascere nell’intimità familiare, secondo natura». «Negli ultimi tempi sempre più donne vorrebbero vivere il parto da protagoniste, in un’atmosfera di intimità e fiducia, per vivere la nascita del proprio bambino con consapevolezza e presenza». Se anche voi volete essere protagoniste e consapevoli, libere dai pregiudizi e dalle paure, non potete perdervi l’appuntamento imminente con Malvagna.
«Secondo, imperdibile appuntamento con Elisabetta Malvagna e il suo ultimo libro dedicato al parto naturale in casa. Il testo coraggioso che mette la mamma e il bambino al centro dell’evento nascita, protagonisti di un’esperienza straordinaria e consapevole come quella di affrontare il travaglio e il parto senza paura, tra le mura domestiche e con l’assistenza qualificata, accogliente e rispettosa dell’ostetrica.
Il parto in casa, ben lungi dal rappresentare un rischio per mamma e bebè (partorire a domicilio necessita di requisiti tanto essenziali quanto tassativi), garantisce tutto questo. Garantisce il miglior inizio al neonato, e un’esperienza totalizzante, appagante e indimenticabile alla mamma e al papà.
Partorire in casa si può, ed Elisabetta lo afferma non soltanto attraverso il suo libro (ricco di informazioni e riferimenti scientifici, nonché di testimonianze di operatori del settore e di donne che hanno scelto di dare alla luce il proprio bambino tra le mura domestiche), ma anche con la propria esperienza personale, grazie ai suoi due parti a domicilio».
Ben due parti! Ma c’è pure quello di Carolina Di Domenico, «anche lei mamma che ha scelto di partorire a casa».
Cosa c’è di meglio contro la medicalizzazione di un bel parto casalingo senza anestesia? E cosa c’è di meglio «per tornare ad ascoltare il proprio corpo, le sue esigenze ma anche – e soprattutto – i bisogni essenziali del bambino: di silenzio, protezione, calore, sicurezza»?
Accorrete dunque il prossimo 25 settembre!
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