Parla lo studente trans discriminato dal prof: “Per i corridoi mi chiamava ‘signorina’, mi sono sentito umiliato”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-11-11

Oggi lo studente trans discriminato dal prof al liceo Cavour di Roma è tornato sulla vicenda che l’ha visto triste protagonista

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Ha fatto molto discutere la vicenda del professore del liceo Cavour di Roma che non ha accettato il compito di un ragazzo trans FtM che si era (giustamente) firmato al “maschile”. In barba a quanto deciso dalla scuola, che lo scorso anno ha scelto di riconoscere la cosiddetta carriera alias, il docente si è reso protagonista di un atteggiamento fieramente discriminatorio nei confronti del 18enne, cancellando la sua firma con la penna rossa e affermando: “Davanti a me ho una donna, non posso riferirmi a te diversamente. Non mi interessa cosa dice il regolamento”.

Ieri era stato lo studente stesso a raccontare a Il Corriere che, nonostante le norme interne, quel professore non avesse mai smesso di rivolgersi a lui con l’appellativo di “signorina”. E la storia era finita anche sui canali social-studenteschi del liceo Cavour Roma, che avevano subito denunciato l’accaduto.

Parla lo studente trans discriminato dal professore: “Mi sono sentito umiliato, ha ripetuto il mio nome di nascita davanti a tutti”

Oggi l’alunno discriminato è tornato sulla vicenda che l’ha visto triste protagonista e ha raccontato a Fanpage: “Mi ha ignorato completamente quando gli ho detto che era un mio diritto firmarmi con il nome scelto. Mi sono sentito davvero umiliato, perché ha cominciato a ripetermi il mio nome di nascita davanti a tutta la classe, ma non una volta, l’ha ripetuto un sacco di volte”.

E le umiliazioni non si sarebbero fermate alle mura della classe: “Quando mi incrociava nei corridoi mi chiamava ‘signorina’. La trovo una mancanza di rispetto a prescindere, ma perché farlo se già sapeva che non mi sento una donna?”.

Poi, lo studente trans ha raccontato di aver ricevuto le scuse del professore per la vicenda del compito in classe, anche se secondo lui “non si è scusato perché pensava veramente di doverlo fare, ma perché aveva paura di un richiamo scritto”. Ora il ragazzo ha chiesto al preside del liceo Cavour di prendere provvedimenti disciplinari perché “questa è una grave mancanza di rispetto nei miei confronti e nei confronti di tutti gli studenti transgender della scuola”.

 

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