Attualità
Il Papa non vuole incontrare Salvini
neXtQuotidiano 17/05/2019
Bassetti, il capo dei vescovi italiani, tra i principali collaboratori del Papa: “Francesco non può rinnegare se stesso, non può accettare Salvini. Gli italiani possono sostenere un avversario di un pontefice che di nome fa Francesco?”
Il Papa non vuole incontrare Matteo Salvini. E a confermarlo oggi a Carlo Tecce sul Fatto Quotidiano è Gualtiero Bassetti, il capo dei vescovi italiani, tra i principali collaboratori di papa Francesco.
Bassetti, durante una frazione di quiete, ha parlato faccia a faccia col ministro dell’ Interno e ha raccolto il suo desiderio di conoscere papa Francesco. È accaduto in prossimità del pranzo di metà gennaio in Vaticano tra il “capitano” leghista e il cardinale Angelo Becciu, prefetto per le Cause dei santi, già sostituto agli affari generali in Segreteria di Stato.
Il pranzo era organizzato col sottosegretario Giancarlo Giorgetti, un interlocutore affidabile per la Santa Sede, poi il ministro ha ottenuto un posto a tavola. I cardinali Becciu e Bassetti, e altri vescovi italiani agganciati dal ministro, hanno riportato a papa Francesco il messaggio di Salvini: “Io vorrei un confronto”. Bergoglio è inflessibile: “Finché non cambia linguaggio e politiche, io non posso e non voglio stringergli la mano”. Il Vaticano conferma: l’agenda del Papa non prevede appuntamenti col ministro dell’Interno. E lo scontro di Salvini con la Chiesa s’è acuito: la “sofferenza” di Bergoglio per sinti e rom, le intemerate sul populismo che genera l’odio. Non c’è più un contegno, chissà se c’è un rimedio.
Secondo il quotidiano la chiesa lavora a un ritorno in politica:
I vescovi italiani, da un anno, spronati da Bassetti, lavorano a un ritorno in politica dei cattolici, studiano scuole di formazione e però, in attesa che la classe dirigente riemerga dopo la diaspora democristiana e il trasversalismo di Camillo Ruini adottato perla Seconda Repubblica, s’aggrappano ai partiti tradizionali e ai Cinque Stelle per arginare Salvini.
Il cardinale si alza da una poltrona granata col tessuto un po’ consunto, piazza San Pietro è un brulicare di fedeli e turisti, lì papa Francesco ha salutato la folla con otto bambini sbarcati in Italia tramite un corridoio umanitario in Libia, sono siriani, congolesi, nigeriani, scappano da persecuzioni, fame, guerre e vivono con le famiglie in alloggi di una cooperativa in provincia di Roma: “Francesco non può rinnegare se stesso, non può accettare Salvini. Gli italiani possono sostenere un avversario di un pontefice che di nome fa Francesco?”.
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