“Non vedo legami”, la risposta da applausi di Paolo Nori ai no vax che vogliono tirarlo per la giacchetta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-11

Alcuni stanno provando a strumentalizzare il caso che ha visto lo scrittore protagonista la scorsa settimana per portare acqua al mulino degli anti-vaccinisti. Ma lui non ci sta

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Dopo quanto accaduto la scorsa settimana, con la polemica per quel corso prima sospeso e poi riammesso all’Università Bicocca di Milano (ma che non c’è stato e non ci sarà), Paolo Nori – a sua insaputa – è diventato l’idolo di quel fronte no vax che sta provando a far passare la guerra in Ucraina (e tutti gli accadimenti che la circondano come satelliti) che stanno provando a strumentalizzarlo per fargli sostenere quelle loro tesi contro i vaccini. Peccato che lo stesso scrittore e storico sia completamente avulso da questa dinamica. Anzi, è proprio contrario a possibili paragoni.

Paolo Nori e i no vax che vedono legami tra la loro situazione e l’arte russa

Stanno provando a tirarlo per la famosa giacchetta, ma lui non ha alcuna intenzione di farsi trascinare in quel tritacarne che è del tutto avverso alle sue tesi. Soprattutto perché i due temi non sono compatibili.

“Mi scrivono diversi no vax che vedono un legame tra la censura dell’arte russa e la loro situazione; io, ho poca fantasia, non riesco mica a vederlo”.

Una risposta ironica che mette a tacere quel tentativo vittimistico di paragonare quella tendenza al censurare tutto ciò che – anche culturalmente – è russo e la situazione dei non vaccinati in Italia. Paolo Nori lo sa che in tanti stanno provando da giorni a strumentalizzare quel suo caso con l’Università Bicocca e le lezioni su Fedor Dostoevskij, dandogli forme del tutto astratte e fuori dal contesto originale. Lui si è battuto per sottolineare come avere paura di uno scritto morto nel 1800 solamente perché oggi al Russia sta aggredendo l’Ucraina sia del tutto sbagliato. Non c’entrano i vaccini, non c’entra la pandemia.

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