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La Bicocca fa retromarcia sul corso di Paolo Nori su Dostoevskij: “Nessuna censura, si farà”

neXtQuotidiano 02/03/2022

La rettrice dell’Università Bicocca di Milano Giovanna Iannantuoni scrive a Paolo Nori, che aveva denunciato la “censura” del suo corso su Dostoevskij: “C’è stato un malinteso in un momento di grande tensione”

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“Nessuna censura, il corso si terrà come previsto“. In mattinata dalla Bicocca arriva la retromarcia della rettrice Giovanna Iannantuoni sull’annullamento delle lezioni che Paolo Nori, scrittore ed esperto di letteratura russa, avrebbe dovuto tenere la prossima settimana su Dostoevskij, ma che – come denunciato da lui stesso in un video su Instagram – era stato sospeso per “evitare polemiche soprattutto interne”.

La Bicocca fa retromarcia sul corso di Paolo Nori su Dostoevskij

“Ho invitato Nori per un caffè in rettorato – ha fatto sapere la rettrice – e lui ha accettato. C’è stato un malinteso in un momento di grande tensione. Dall’idea di questa università non c’è niente di più lontano della censura”. Una giustificazione, quella della Bicocca, che stride con la mail fatta pervenire a Nori e da lui letta in video, dal tono inequivocabile:

“Caro professore, il prorettore alla didattica ha comunicato la decisione, presa con la rettrice, di rimandare il percorso su Dostoevskij. Lo scopo è evitare qualsiasi polemica, soprattutto interna, in quanto il momento è di forte tensione”.

“Ecco questo è censurare”, ha detto il professore. “Non solo essere un russo vivente è una colpa in Italia oggi, ma anche essere un russo morto. Che quando era vivo, nel 1849 è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita. Quello che sta succedendo in Ucraina è una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci. Ma quello che sta succedendo in Italia, molte di queste cose qua, sono cose ridicole. Un’università italiana che proibisce un corso su Dostoevskij è incredibile, quando ho letto questa mail io non ci credevo. È una cosa che non ha senso. Bisognerebbe parlare di più di Dostoevskij in questi giorni. Io non sono un esperto, ma mi vien da dire per quello che ho studiato che il primo ispiratore dei movimenti non violenti era un signore che si chiamava Lev Tolstoj”. Nori è docente al Dipartimento di studi umanistici della Iulm, insegna traduzione editoriale della saggistica russa.

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