Paolo Ferrara e i 7mila euro per due MacBook

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-04-15

7 mila e 400 euro circa per affittare, per 33 mesi, due MacBook Pro Touch Bar con rispettivi pacchetti softwere Adobe Creative Cloud for teams. L’affarone lo ha fatto il Campidoglio per soddisfare le esigenze del capogruppo del MoVimento 5 Stelle Paolo Ferrara, come ha raccontato ieri RomaToday. L’aggiudicazione definitiva è stata data con una …

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7 mila e 400 euro circa per affittare, per 33 mesi, due MacBook Pro Touch Bar con rispettivi pacchetti softwere Adobe Creative Cloud for teams. L’affarone lo ha fatto il Campidoglio per soddisfare le esigenze del capogruppo del MoVimento 5 Stelle Paolo Ferrara, come ha raccontato ieri RomaToday.

L’aggiudicazione definitiva è stata data con una determina dell’Ufficio gestione reti informatiche del 2 marzo scorso. La lettera di affidamento alla società che si è aggiudicata la commessa riporta la data del 20 marzo. La richiesta di questo materiale è partita il 14 luglio del 2017 dal capogruppo Paolo Ferrara. “Idoneo e necessario per le attività di comunicazione istituzionali”, in particolare il montaggio dei video che i consiglieri capitolini effettuano in Aula, ma non compreso nelle attrezzature in dotazione a Roma Capitale

paolo ferrara

La notizia non poteva che far scattare all’attacco il PD in Campidoglio. “Dopo il corso sull’uso dei social network, dal costo di oltre 35mila euro con una società che cura la comunicazione del gruppo grillino alla Camera poi rientrato, ora il capogruppo M5S Ferrara avrebbe affittato per 33 mesi e al costo di circa 8mila euro due portatili MacBook. Motivo: realizzare video per i consiglieri M5S. Peraltro le motivazioni addotte alla richiesta di utilizzo appaiono quantomeno inconsuete, in quanto i normali pc in dotazione degli uffici comunali, specialmente quelli di ultima generazione in dotazione all’Assemblea Capitolina, possono facilmente soddisfare alle esigenze manifestate dal gruppo M5S”, scrive in una nota il Presidente della commissione trasparenza Marco Palumbo. “Sembra tutto uno scherzo, considerando che giornalmente i consiglieri M5S inondano FB e Twitter di post con tanto di video a volte anche banali e spesso all’insegna delle ovvietà – prosegue Palumbo – Eppure, nonostante i ritocchi dei videomaker arruolati dalla Raggi nell’ufficio stampa capitolino e un esercito di comunicatori più o meno palesi al servizio di Sindaca, giunta e gruppo grillino, al capogruppo Ferrara deve essere sembrato obbligatorio assicurarsi un’adeguata copertura mediatica e social. Anziché dotare le strutture capitoline, in particolare quelle decentrate, delle attrezzature più idonee ad informare la cittadinanza, ancora una volta il M5S ha preferito il proprio interesse politico e personale. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, come dimostra anche il divieto di accesso per il giornalista della Stampa Jacopo Iacoboni al meeting organizzato dal padre padrone del M5S Davide Casaleggio. Più che informazione e trasparenza in casa grillina si preferiscono ‘ritocchi e tarocchi’. Sulla vicenda ci piacerebbe conoscere anche l’opinione del Presidente della Camera Roberto Fico che usa il bus e rinuncia all’auto di servizio”.

EDIT 16 aprile 2018: Paolo Ferrara risponde:

“La gestione virtuosa delle spese del gruppo M5S di Roma Capitale. Oggi voglio rispondere ad alcune fantasiose ricostruzioni giornalistiche sulle spese del gruppo capitolino, rilanciate dal Pd. Secondo quanto scritto, detto e ripreso avrei affittato per 33 mesi al costo di circa 8mila euro due portatili MacBook. Innanzitutto, a malincuore devo smentire, purtroppo i computer non sono mai arrivati. Nell’articolo questo e’ scritto, ma in fondo. Nella maggior parte dei casi nello scorrere le notizie, molti utenti si fermano al titolo, Pd compreso. Voglio approfittare dell’occasione per fare, per l’ennesima volta, chiarezza. Sapete quanto avevano a disposizione le precedenti amministrazioni per le spese dei gruppi consiliari? Con Alemanno il triplo di noi, con Marino il doppio e spendevano tutti fino all’ultimo centesimo. Spendevano soldi per le cose piu’ assurde. Andiamo a vedere ora le differenze. Il gruppo M5S di Roma Capitale, che ha ben 29 consiglieri, in quasi due anni dei 440mila euro a disposizione, ha speso meno di 30mila euro, e non certo per pranzi, cene e cenette ma per far funzionare i 40 uffici dove lavorano piu’ di 80 persone. Gli altri gruppi consiliari in proporzione spendono piu’ di noi”. Lo scrive su Facebook il capogruppo del M5S in Campidoglio, Paolo Ferrara. “Perche’ non si parla delle spese fatte dagli altri partiti in passato? Perche’ si parla di una spesa che avremmo fatto noi, che non e’ mai avvenuta, e non si fanno invece le pulci alle attuali spese degli altri partiti? In conclusione: al Pd chiediamo ancora una volta di stare zitto, alla giornalista, autrice del pezzo, di approfondire. In onore della verita’ e della pertinenza che un buon giornalista dovrebbe tentare di perseguire- sottolinea Ferrara- In onore della verita’ voglio sottolineare che, come ho scritto, i computer non sono arrivati, ma faremo di tutto affinche’ arrivino, perche’ sono importanti per il nostro lavoro. Saremo i primi a farvelo sapere, il M5S non ha nulla da nascondere”.

Leggi sull’argomento: Le prove tecniche di avvicinamento tra M5S e PD (nel nome di Fico)

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