Opinioni

La storia delle panchine con "dissuasori" per i barboni a Roma

dipocheparole 26/12/2017

Questi due scatti pubblicati su Facebook e Twitter mostrano alcune panchine di via Giovanni da Procida vicino a Piazza Bologna corredate da simpatici “dissuasori” in ferro che permettono di sedersi ma impediscono di sdraiarsi. Le foto sono state pubblicate anche dall’account Twitter di Baobab Experience, che riunisce i volontari per l’accoglienza ai migranti della Capitale, […]

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Questi due scatti pubblicati su Facebook e Twitter mostrano alcune panchine di via Giovanni da Procida vicino a Piazza Bologna corredate da simpatici “dissuasori” in ferro che permettono di sedersi ma impediscono di sdraiarsi. Le foto sono state pubblicate anche dall’account Twitter di Baobab Experience, che riunisce i volontari per l’accoglienza ai migranti della Capitale, corredate da questo status:

Benvenuti in via Giovanni da Procida,nel II municipio di Roma,a guida @pdnetwork:montate delle sbarre sulle panchine affinché sotto #Natale nessun homeless possa trovarvi riposo. Per un 2018 all’insegna della guerra ai poveri! Minniti ordina,sindaci e minisindaci eseguono!

via giovanni da procida sbarre panchine II municipio 1
via giovanni da procida sbarre panchine II municipio
Su Facebook invece altri utenti le hanno localizzate in “Via del Carroccio, vicino ai lotti popolari di Piazza Bologna: sbarre anti bivacco sulle panchine. A cosa può portare l’ideologia del decoro urbano. A sacrificare un bene pubblico. Mi auguro che le istituzioni preposte individuino i responsabili di un simile scempio, e sporgano denuncia”. Ma Francesca Del Bello, presidente dem del II Municipio, ha fatto sapere oggi a Repubblica Roma che i dissuasori non sono stati messi dall’amministrazione municipale: «La piazza è stata adottata mesi fa da uno dei comitati di quartiere. I cittadini hanno fatto interventi di pulizia delle aiuole e ci hanno chiesto di poter sostituire le panchine. Ovviamente tutto a loro spese». «Quella piazza — prosegue la Del Bello a Repubblica Roma — era abitata da una donna ucraina a cui abbiamo trovato posto alla Caritas, così come ad altre 116 persone senza tetto che erano nel nostro territorio. Stiamo lavorando per creare un centro diurno per tutte queste persone. Offrire uno spazio per uscire dalla marginalità è il nostro obiettivo». Quanto alla polemica social la presidente del II Municipio ritiene «aberrante pensare che l’accoglienza sia far dormire le persone sulle panchine. Quindi questo cancan davvero non ha alcun senso».

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